La storia dell’iconico abito rosa di Marilyn Monroe (che in origine doveva essere un body)
Dire diva significa dire Marilyn Monroe. In questi giorni ricorre l'anniversario della tragica morte dell'attrice, la cui vita si è spenta il 5 agosto del 1962. Sono trascorsi esattamente 60 anni da quando fu trovata morta nella sua abitazione: aveva appena 32 anni e il decesso è stato attribuito a un suicidio, benché non manchino ipotesi di complotto molto più complesse. La Monroe era nel pieno del suo successo, cominciato una decina di anni prima. Il 1953 era stato l'anno della consacrazione, grazie al musical Gli uomini preferiscono le bionde, che ne aveva messo in luce i molteplici talenti e l'innato fascino. Una delle scene iconiche del film vede la star cantare Diamonds Are a Girl's Best Friend in un incantevole tubino rosa shoking.
La storia dell'abito rosa
Recentemente si è tanto parlato dell'abito lungo scintillante, ricoperto di cristalli, indossato da Marilyn Monroe poco prima di morire, quando cantò Happy Birthday al presidente John F. Kennedy. Il vestito è tornato al centro dell'attenzione perché è stato indossato da Kim Kardashian al Met Gala 2022. Ha fatto molto discutere che l'imprenditrice pur di entrare nell'abito si sia sottoposta a una drastica dieta poco salutare, per poi rovinarlo ugualmente in quanto troppo stretto per lei. Ma quello non è il solo abito indossato dalla Monroe entrato nella storia della moda e del costume.
L'attrice nella sua purtroppo breve ma intensa carriera ne ha sfoggiati diversi rimasti iconici, indimenticabili nell'immaginario collettivo. Una storia particolare ce l'ha il tubino rosa sfoggiato in uno dei suoi primi film, nei panni della ballerina Lorelei Lee. L'abito fu disegnato appositamente per lei dal costumista statunitense William Travilla su indicazioni del regista Howard Hawks. Inizialmente il progetto era un altro: si era pensato a un body da indossare con calze a rete, guanti e gioielli. Qualcosa di semplice ma al tempo stesso seducente e d'impatto.
In corso d'opera le cose cambiarono, perché i media pubblicarono delle foto inedite di Marilyn Monroe nuda, scattate anni prima in un momento di difficoltà economica, quando era ancora una sconosciuta (alcune finite anche in un calendario sexy). A quel punto costumista e regista capirono che il body sensuale sarebbe stato una scelta sbagliata e decisero di mostrare il corpo dell'attrice il meno possibile. Optarono quindi per un abito lungo di seta aderente e stretto in vita con maxi fiocco posteriore, cinturino e spalle scoperte, abbinato a guanti lunghi fin sopra il gomito e a una moltitudine di gioielli scintillanti. E il resto è storia.