La storia della donna più tatuata al mondo: in 10 anni ha coperto il 99,8% del suo corpo
I tatuaggi sono la mania del momento, tanto che ormai risulta quasi impossibile trovare qualcuno con il corpo completamente "candido". Sono molte, inoltre, le persone che provano a sfidare i propri limiti, arrivando a decorare con l'inchiostro indelebile ogni angolo di pelle. È il caso di Esperance Fuerzina, una ex veterana dell'esercito statunitense che da qualche anno a questa parte sta facendo parlare di lei, il motivo? È riuscita a entrata nel Guinness dei Primati come la donna più tatuata al mondo: ecco com'è nata la sua passione per i tattoo e perché non ha alcuna intenzione di smettere.
La storia di Esperance Fuerzina
Esperance Fuerzina ha 36 anni ed è un'ex veterana dell'esercito statunitense finita al centro dell'attenzione dei media grazie alla sua passione per i tatuaggi. Il primo che ha fatto risale a quando aveva 21 anni, si tratta di un piccolo simbolo sul fianco che però col passare del tempo è stato "inglobato" da tutti gli altri disegni indelebili che ha sulla pelle. Solo negli ultimi 10 anni ha subito 89 modifiche corporee tra tattoo, piercing e protesi facciali, arrivando a ricoprire il 99,8% del suo corpo. Ha tatuaggi su lingua, gengive, bulbi oculari e palpebre ma, nonostante sia entrata già nel Guinness primati, non si sente ancora soddisfatta, anzi, ha dichiarato di non avere ancora finito.
I cambiamenti più estremi fatti da Esperance
Gli interventi più invasivi che ha fatto sul corpo non sono però i tatuaggi: si è fatta tagliare la lingua in due parti, ha modificato la forma delle orecchie e ha piercing a capezzoli, labbra, gengive e praticamente in ogni parte del viso. "Con le modifiche corporee il rischio è maggiore ma mi piace molto vedere di cosa è capace il corpo umano e questo mi motiva a fare sempre di più", ha spiegato Esperance. Il motivo per cui ama i tatuaggi? Li usa per ricordare i momenti e le esperienze più importanti della sua vita, così da avere sempre ben chiari tutti i cambiamenti spirituali e mentali che si è ritrovata ad affrontare. Insomma, per lei il corpo non è altro che una "tavolozza" da usare per collezionare ricordi. Sebbene sia stata spesso criticata per le sue scelte, continua a battersi duramente affinché non ci sia più discriminazione verso le persone che, come lei, decidono di fare ciò che vogliono con il proprio corpo.