La seconda vita dei look da red carpet: che fine fanno gli abiti indossati dalle star?
Gli abiti che sfilano sul tappeto rosso sono spesso realizzati su misura per gli attori e le attrici che li indossano. Si tratta di abiti custom made, ossia realizzati ad hoc per quell'evento da un designer e che non fanno parte delle collezioni che hanno sfilato in passerella. Non tutti, però, sfoggiano vestiti custom ma preferiscono sfoggiare abiti delle collezioni Haute Couture, quelle di Alta Moda. Ma cosa resta degli abiti indossati per eventi come Oscar, Golden Globes, Grammy e altre premiazioni importanti?
Dove finisco i vestiti indossati sul red carpet
Così come accade agli abiti che le modelle indossano durante le sfilate, anche i vestiti che hanno illuminato i red carpet hanno una seconda vita, anzi più vite. Alcuni vengono conservati storage o archivi, altri esposti in mostre, altri ancora vengono messi all'asta e talvolta alcuni capi vengono anche acquistati dalle celebrities che li indossano. È importante ricordare, infatti, che i look che vediamo sul red carpet, anche se sono realizzati appositamente per una persona e per un evento specifico, non sono di proprietà dell'attore o attrice: si tratta di una sorta di prestito che le celebrities non pagano, visto che spesso è frutto di un accordo commerciale o artistico tra il brand e il personaggio.
Secondo quanto riporta CNN, l'abito ricamato color chartreuse di Dior disegnato da John Galliano e indossato da Nicole Kidman agli Oscar del 1997 è stato uno dei punti di svolta per quanto riguarda il ciclo di vita degli abiti da red carpet. Quell'abito ha segnato l'inizio di una collaborazione pubblica tra le case di moda e le celebrità, che in un certo senso le vestono ufficialmente per il tappeto rosso. È iniziata l'era, in cui tuttora viviamo, in cui team di stylist e designer sono coinvolti nella creazione e realizzazione di un look da red carpet, soprattutto per gli eventi di più alto profilo come il Met Gala e gli Oscar. In questo caso, gli incentivi per preservare l'immenso lavoro richiesto per produrre questi look sono molto più alti.
Dopo che l'abito viene mostrato sul tappeto rosso, viene messo un atto un piano ben preciso: o la star lo acquista o il vestito torna alla Maison che l'ha prodotto. Kim Kardashian, per esempio, ha dichiarato a Vogue di aver conservato nel suo guardaroba tutti gli abiti indossati nelle varie edizioni del Met Gala, tranne l'iconico abito di Marilyn Monroe che ha indossato due anni che ha restituito al Ripley's Believe It or Not!, l'ente che glielo aveva prestato. Anche Zendaya ha acquistato l'abito in taffetà nero di Givenchy disegnato da John Galliano nel 1996 e che ha indossato al Met Gala dell'anno scorso, come ha dichiarato il suo stylist in un'intervista.
Come si conserva un abito dopo un red carpet
Per prima cosa, dopo un red carpet, si procede a una profonda pulizia dell'abito. La persona che indossa l'abito "potrebbe aver messo lozioni per il corpo, oli, profumi, trucco e anche se non lo si nota subito con il tempo, questi materiali possono iniziare a ossidarsi e a cambiare il colore del tessuto e forse anche la consistenza", si legge in un articolo di CNN. Di solito il processo prevede il lavaggio a secco, ma a volte si può ricorrere alla spazzolatura dell'indumento, se aspirare o lavare a secco è impossibile resto è impossibile. Una volta puliti, gli abiti finiscono quasi sempre in un deposito specializzato, come l'archivio di una casa di moda o quello di un privato, come quello di Julie Ann Clauss, fondatrice di The Wardrobe, uno studio che si occupa di archiviazione e stoccaggio. Gli abiti rimangono qui per anni, curati e conservati meticolosamente, e vengono tirati fuori solo se vengono selezionati per mostre o se, soprattutto nel caso di capi vintage, devono essere indossati di nuovo, una pratica sempre più comune.
Alcuni capi sono appesi, altri sono inscatolati, altri ancora devono essere montati, cioè posizionate su un manichino. Per conservarli è necessario utilizzare delle luci apposite e una temperatura che preservi il tessuto senza rovinarlo. Prima che i red carpet diventassero quello che sono oggi, ovvero dagli anni Dieci in poi, era piuttosto comune che un abito venisse conservato dalla persona che lo indossava. Una volta di proprietà dell'attore o dell'attrice, questi può decidere di venderlo o di metterlo all'asta. Il caso più famoso è quello di Elizabeth Taylor che si sbarazzò dell'abtio di Dior che indossò per ritirare l'Oscar e che, invece di finire negli archivi Dior, fu ritrovato imballato in una valigia della sua amica ed ex dipendente Anne Sanz. In seguito, secondo Kerry Taylor Auctions, venne venduto all'asta per 200.000 dollari.