La regina Elisabetta II torna in pubblico dopo il Covid: i fiori di Windsor sono un omaggio all’Ucraina
La regina Elisabetta II ha fatto spaventare non poco i suoi sudditi nelle ultime settimane: è risultata positiva al Covid-19 dopo aver avuto contatti con il figlio Carlo e da allora ha affidato le comunicazioni ufficiali ai suoi portavoce. Sebbene fin dall'inizio questi ultimi avessero annunciato che registrava sintomi lievi, solo la prima apparizione pubblica post guarigione della sovrana ha davvero fatto rasserenare il popolo. Se fino a qualche giorno fa aveva preferito mostrarsi solo in videocall, ora le cose sono cambiate ed è tornata agli eventi istituzionali in presenza. Tra collana di perle e sorriso smagliante, ha dato prova di non aver perso la sua innata eleganza.
Elisabetta II incontra Justin Trudeau dopo il Covid
A 95 anni la regina Elisabetta II è riuscita a sconfiggere il Covid-19 e nelle ultime ore è tornata anche a mostrarsi in pubblico. Ha incontrato il primo ministro canadese Justin Trudeau nelle sale del castello di Windsor, con lui ha parlato della guerra tra Russia e Ucraina che sta sconvolgendo il mondo intero, chiedendo di fare qualcosa di concreto per aiutare i profughi che scappano dal conflitto. Sebbene fosse un tantino più magra e affaticata rispetto al solito, è apparsa ugualmente sorridente e raffinata, a prova del fatto che sta lentamente ritornando in splendida forma.
La regina Elisabetta non rinuncia alle perle bon-ton
Se per la prima videocall post Covid The Queen aveva puntato su un abito verde dal significato simbolico, questa volta ha preferito osare con i colori. Ha indossato un vestito dalla linea dritta, col girocollo e le maniche lunghe decorato con delle stampe geometriche e floreali all-over. Non sono mancati i mocassini di pelle nera, un "marchio di fabbrica" del suo stile bon-ton, e la collana a tre fili di perle coordinata con gli orecchini. A fare la differenza sono stati i fiori alle spalle di Elisabetta e Trudeau: sono in giallo e blu, dunque probabilmente intendevano essere una sorta di omaggio alla popolazione ucraina attualmente martoriata dal conflitto contro la Russia.