La principessa Charlotte e la regola dei 5 secondi: il gesto che fa discutere
I Royal Babies sono stati al centro dell'attenzione dei media internazionali nell'ultima settimana e il motivo è molto semplice: hanno partecipato all'incoronazione di Carlo III, catalizzando i riflettori su di loro tra adorabili outfit, sbadigli e smorfie. Il principe George ha ricoperto il ruolo di paggio d'onore (e di recente si è scoperto che ha fatto modificare ad hoc la divisa tradizionale), il piccolo Louis ha fatto divertire tutti con la sua dolcezza, mentre Charlotte ha imitato mamma Kate con una coroncina di fiori scintillante. Oggi si torna a parlare proprio della principessina ma la leggendaria cerimonia non c'entra nulla: ecco cosa le è successo.
Il gesto che ha scatenato le polemiche
Qualche giorno fa i principini del Galles hanno partecipato con Kate Middleton e William a un evento organizzato dall'Upton Scout Group nella cittadina di Slough, apparendo ancora una volta di fronte i riflettori dopo l'incoronazione ma in versione casual. Se da un lato ad attirare le attenzioni del pubblico era stato Louis in versione boy scout, dall'altro in pochi hanno notato che Charlotte ha fatto qualcosa di insolito. Un pezzettino di pane che stava mangiando le era caduto a terra ma, nonostante ciò, ha pensato bene di raccoglierlo e di continuare a gustarlo. Il dettaglio non è passato inosservato ai giornalisti dei tabloid e ha scatenato subito un'incredibile polemica.
Cos'è la regola dei cinque secondi
La stampa britannica si è concentrata sul fatto che la principessa sembrava conoscere la regola dei cinque secondi, secondo la quale quando un alimento caduto a terra viene raccolto entro 5 secondi non sarebbe contaminato dai batteri. In molti, però, hanno sottolineato che la regola non ha alcun fondamento scientifico e, se il pavimento in realtà è dell'erba bagnata calpestata da decine di persone, è difficile che il cibo in questione sia ancora incontaminato. Polemiche a parte, è importante ricordare che Charlotte è solo una bambina di 8 anni che, come ogni coetaneo, può commettere qualche errore di valutazione. Non sarebbe forse il caso di non giudicare ogni suo gesto?