La lettera ai giovani di Brunello Cucinelli: “Siete il centro del mondo, siate pieni di vita”

Brunello Cucinelli, stilista e imprenditore italiano specializzato nella compra-vendita del cashmere, ha scritto una lettera ai giovani. Ripercorrendo alcune tappe fondamentali della storia umana e citando grandi personaggi, tra filosofi e scrittori, si rivolge a loro per invogliarli a sviluppare solidi valori su cui costruire il proprio futuro. La sua lettera vuole essere di speranza e di incoraggiamento, affinché sia sempre viva la volontà di crescere e studiare, di migliorarsi, di credere nei propri sogni per realizzarli.
Le parole di Brunello Cucinelli
Nella lettera lo stilista si rivolge direttamente ai giovani invocando quella chiama una "umanistica rivoluzione": un cambiamento che, partendo dalle radici profonde della nostra storia e della nostra cultura, conduca a un futuro fondato su valori importanti. Brunello Cucinelli torna indietro nel tempo: l'antico Egitto, la Babilonia, cita Socrate ed Esiodo, passa da Seneca a Sant'Agostino fino a Boccaccio. Cita le loro parole, quelle di uomini importanti che "nel corso di secoli hanno criticato quelli della vostra età con parole severe". Rivolgersi ai giovani con durezza, insomma, sembra essere una costante: un sacerdote dell'antico Egitto li critica per la disobbedienza nei confronti dei genitori, Socrate li giudica maleducati e irrispettosi, Boccaccio li attacca e li definisce rammolliti, vanitosi.
Partendo da queste premesse, Brunello Cucinelli rivolge ai giovani il suo messaggio di speranza, restituendo loro un grande valore all'interno della società.
O miei diletti giovani, ogni giorno penso a voi come al centro del mondo […Dobbiamo nutrirci della speranza, ma questa da sola forse non è sufficiente, e allora dobbiamo anche mettere in pratica l’azione, come una sorta di umanistica rivoluzione illuminata dalla memoria, e fissa sul domani, perché il futuro è una promessa, e il dono che ci aspetta, che aspetta voi, donne e uomini del domani, dobbiamo desiderarlo; a questo servono i valori, che danno il senso alla vita. Per decine di secoli abbiamo avuto valori che oggi a volte sono messi in discussione; si parla di cambiamento, si parla di adattamento al cambiamento come unica strada per essere felici; ma è anche vero che i valori fanno comunque parte dell’umana condizione, e per questo hanno dimora nell’eterno.

La giovinezza è a suo dire il momento migliore per sviluppare quei valori che diventeranno poi le fondamenta per la costruzione di persone sane, volenterose, di buon cuore, pronte ad avere un ruolo in società. È il momento in cui si può essere tutto e chiunque, in cui si può e si deve sognare in grande, mettendo le basi per realizzare poi quei grandiosi progetti, senza farseli rubare. In questo, l'imprenditore restituisce centralità alla scuola: "È un privilegio, perché fino ad una certa età vi educa e poi vi istruisce; siate grati alla scuola, che vi porta vicino ai libri".
Brunello Cucinelli conclude citando proprio quei valori da riscoprire, da sviluppare, a cui aggrapparsi per costruire un futuro migliore e solido:
Armatevi del sogno, della fratellanza, della mitezza, della misura, e con queste armi gentili, vi prego, divenite attori di una umanistica rivoluzione volta al Tempus novum. Miei cari giovani, vi prego, smentite quei saggi, che furono forse deboli nelle riflessioni che avete letto; siate piuttosto lo specchio di un'altra realtà, che vedo io, e non solo io, quella di giovani pieni di amore, simboli di vita, ardimentosi, scrigni di pietre preziose, espressione della natura che procede continuamente creando, bisognosi di qualcosa che solo noi genitori, nonni, e adulti, possiamo darvi: un ascolto, una parola, una carezza; tali cose sono il nutrimento dell’anima.