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La generazione del fotoritocco: un terzo dei giovani modifica le foto per metterle sui social

Un adolescente su tre tra i 18 e i 25 anni modifica le proprie foto prima di pubblicarle su Instagram, perché avverte la pressione sulla propria immagine.
A cura di Giusy Dente
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Schiacciati dal confronto con la perfezione che regna sovrana online e sempre più insicuri nel rapporto con lo specchio e col proprio corpo "imperfetto", i giovani avvertono una fortissima pressione. Si fa avanti una sorta di ansia da prestazione quando si tratta dei social: cosa mostrare e soprattutto come mostrarsi? Il fotoritocco non è solo delle celebrity: da uno studio condotto dai ricercatori di ID Crypt Global, è emerso che la maggior parte dei giovani si sente costretta a modificare le proprie foto per assomigliare a celebrità o influencer.

Perché gli adolescenti ritoccano le foto

La ricerca degli esperti di ID Crypt Global riportata da Daily Mail ha rivelato che un terzo dei giovani tra i 18 e i 25 anni è solita modificare le proprie foto prima di pubblicarle. La manipolazione delle immagini diventa uno step preliminare fondamentale soprattutto su Instagram, la piattaforma interessata più di tutte dal fenomeno del fotoritocco (in misura inferiore su TikTok secondo i dati emersi). L'indagine è stata condotta su 778 giovani. L'uso più comune che viene fatto, del noto software di fotoritocco, riguarda la regolazione dell'illuminazione e del tono dell’immagine. Il 30% degli intervistati, invece, ha affermato che preferisce i filtri.

Dalla ricerca è emerso che il motivo più comune per cui i giovani modificano le proprie foto è quello di alterare alcuni aspetti del loro aspetto fisico, quelli giudicati "imperfetti", sgradevoli, non conformi rispetto allo stereotipo dominante. Il 42% degli intervistati abitualmente interviene sul colore della pelle e dei capelli, sulla taglia. Ad oggi, solo l’1% ha affermato che modificherebbe le proprie foto utilizzando l’intelligenza artificiale.

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Il 58% dei giovani ha affermato di sentire la pressione della società nel dover necessariamente assecondare un certo modo di essere, come se fosse d'obbligo presentarsi in un certo modo, somigliare a celebrità o influencer. Alcune di queste (per esempio Khloe Kardashian) sono state criticate per l'abuso di filtri e ritocchi. Il rischio è di proporre standard di bellezza malsani e irrealistici, irraggiungibili: non tutti, dall'altra parte dello schermo, hanno la facoltà di rendersi conto di cosa sia reale e di cosa invece sia fittizio. Nelle persone più fragili quindi, le più insicure, si innescano meccanismi di emulazione che generano malessere, come se non si fosse mai abbastanza.

Un altro studio in passato ha già dimostrato che sia l'esposizione a immagini modificate sia la pubblicazione di immagini modificate possono portare a problemi di salute mentale: si fanno avanti la vergogna verso il proprio corpo, l'imbarazzo, un sentimento di inferiorità.

Lauren Wilson-Smith, CEO di ID Crypt Globa che ha finanziato la ricerca, ha commentato: "Anche se apportare modifiche agli scatti dei social media potrebbe sembrare abbastanza innocente, ci sono alcune motivazioni di fondo che meritano la nostra preoccupazione. Si stanno creando aspettative irraggiungibili su come dovrebbero apparire i bambini e sul tipo di stile di vita che dovrebbero condurre. E così facendo, si allontanano i giovani dalla realtà".

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