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La crisi climatica impone l’anticipo dei saldi invernali: le strategie per salvare le vendite

Le alte temperature di settembre hanno provocato un crollo di vendite nel settore moda: in molti sono costretti ai saldi anticipati per salvare i ricavi.
A cura di Arianna Colzi
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Saldi
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Cosa c'entra la crisi climatica con il crollo delle vendite nel settore moda? La risposta potrebbe non essere immediata, per questo è necessario effettuare una premessa. Con l'innalzarsi delle temperature l'autunno e l'inverno tardano sempre più ad arrivare Il clima piuttosto caldo che continua a imperversare, le persone sono scoraggiate dal fare acquisti invernali. Tutto questo danneggia i negozianti che, già da diverse settimane, hanno esposti nelle loro vetrine piumini, cappotti e altri capi prettamente autunnali che nessuno compra. Ma come si quantifica il danno e quali sono le strategie messe in atto dai vari store e brand?

L'impatto del cambiamento clima sulle vendite

Secondo un rapporto pubblicato da Federazione Moda Italia, il retail – ossia tutto quel settore che riguarda la vendita al dettaglio – di moda, nel mese di settembre, ha avuto un calo di vendite del 54%. Il crollo dei ricavi è dovuto sicuramente alle temperature ancora estive che si registrano. Lo squilibrio tra ciò che si vede nelle vetrine e ciò che serve al consumatore è più forte che mai. Il mondo del retail ha iniziato a chiedersi quali strategie saranno necessarie nel prossimo futuro per evitare che la crisi climatica impatti ancora negativamente sulle vendite.

Arrivano i saldi di metà stagione

Una delle strategie individuate fino a ora è quella dell'introduzione dei midseason sale, come vengono chiamati negli Stati Uniti i saldi di metà stagioneSi tratta di una serie di svendite che, tendenzialmente, si tengono nel mese di ottobre con l'obiettivo di vendere tutti i capi estivi rimasti e di cui i vari brand si vogliono disfare. Negli ultimi anni, però, i saldi di metà stagione hanno riguardato sempre più spesso anche i capi invernali con l'obiettivo d'invogliare le persone all'acquisto, visto che le temperature più rigide tardano ad arrivare. Di fatto, i saldi di metà stagione anticipano i saldi tradizionali, che rimangono stabilmente a gennaio, e anche gli sconti del Black Friday, che si tengono nell'ultimo venerdì di novembre.

"I negozi devono affrontare gravosi problemi"

Giulio Felloni, presidente Federazione Moda Italia, ha commentato il rapporto in una nota sul sito di Federazione Moda Italia – Confcommercio: "In un settembre caldo con temperature sorprendentemente miti nonostante il cambio di stagione i negozi di moda hanno registrato il rinvio di almeno un mese degli acquisti di maglieria, giacche, abiti, giubbotti, abbigliamento e calzature più pesanti sia per la donna che per l’uomo. Dal punto di vista dell’offerta commerciale la stagione estiva è finita, ma quella metereologica sta mettendo in difficoltà i nostri negozi che devono affrontare gravosi problemi che vanno da magazzini sempre più pieni ed assortiti alle sfide finanziarie legate alle scadenze dei pagamenti, nonché spese generali come tasse, costi energetici, affitti indicizzati e costo del personale".

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