Kenza Layli è la prima Miss IA: chi c’è dietro l’influencer creata con l’intelligenza artificiale
Dimenticate i concorsi di bellezza tradizionali dove le aspiranti Miss si sfidano a colpi di sfilate in bikini e discorsi motivazionali, ora a essere incoronate reginette di splendore sono delle donne che non esistono davvero nella realtà. Cosa significa? Semplicemente che sono state create con l'intelligenza artificiale. Il primo concorso di questo genere della storia è appena arrivato al termine dopo non poche polemiche che lo hanno accompagnato e alla fine ha premiato Kenza Layli, un'influencer da quasi 200mila followers su Instagram che si è aggiudicata l'ambito titolo Miss IA: ecco tutto quello che c'è da sapere su di lei.
Chi ha creato Kenza Layli con l'IA
Il concorso Miss IA è stato inaugurato in primavera e ha contato ben 1.500 iscrizioni. Le aspiranti reginette di bellezza sono state create da programmatori esperti ma solo 10 di loro hanno avuto accesso alla finale. A vincere è stata Kenza Layli, dietro il cui successo c'è Myriam Bessa, fondatrice dell'agenzia Phoenix AI che ora riceverà 5.000 dollari in contanti come premio. Kenza è una influencer di origini marocchine che sui suoi canali social conta migliaia di followers: ama il rosso, consiglia ai followers di investire su se stessi ogni giorno e partecipa a conferenze professionali online.
Come è stata scelta Miss IA
Per la celebrare la vittoria Kenza ha anche tenuto un discorso motivazionale (generato sempre con l'intelligenza artificiale) in cui ha dichiarato: "Vincere Miss IA mi motiva ancora di più a continuare il mio lavoro nel far progredire la tecnologia. L'intelligenza artificiale non è solo uno strumento, è una forza trasformativa che può sconvolgere i settori, sfidare le norme e creare opportunità dove prima non esistevano. Mi impegno a promuovere la diversità e l'inclusività nel campo, assicurando che tutti abbiano un posto al tavolo del progresso tecnologico". Come è stata scelta la Miss? Non è stato giudicato solo il suo aspetto estetico, la giuria ha valutato anche le creazioni dei programmatori e la loro influenza sui social.