Joost Klein, il significato dell’abito blu del cantante dei Paesi Bassi squalificato all’Eurovision 2024
L'Eurovision Song Contest 2024 è giunto alla sua fase finale. Sabato 11 maggio si terrà la finale a Malmö, in Svezia. Tra i concorrenti che si sono distinti finora c'è sicuramente Joost Klein, il cantante dei Paesi Bassi in gara con Europapa. L'artista è stato ufficialmente squalificato a poche ore della finale perché la polizia svedese sta indagando riguardo una denuncia presentata contro di lui. Classe 1997, Joost è un rapper, scrittore e artista indie pop molto noto nel suo Paese. Per il Turquoise Carpet inaugurale, ha sfoggiato un look blu che l'ha reso immediatamente riconoscibile anche nelle serate successive. Ma perché il cantante si veste sempre di blu?
Il look blu cobalto di Joost Klein
Sul tappeto turchese che ha dato il via alla cerimonia dell'Eurovision, Klein ha stupito tutti con un un completo blu cobalto, composto da pantaloni a zampa e blazer con spalline imbottite dal design triangolare. Anche nel corso dell'esibizione in semifinale, il cantante ha riproposto lo stesso look, che possiamo anche riconoscere nel videoclip del singolo Europapa. L'ipotesi dietro alla scelta dell'abito è che la tonalità del completo rimandi alla bandiera dell'Unione Europa, blu con le 27 stelle gialle che formano un cerchio, citata anche nel suo brano.
Un'altra ipotesi legata al colore scelto per gli outfit dell'Eurovision è legata al cognome del cantante è Klein, proprio come quello dell'artista Yves Klein. Il pittore francese, nato a Nizza 1928, è noto per aver dato vita al blu Klein, una tonalità riconosciuta oggi come IKB – International Klein Blue anche nel catalogo Pantone, ricreato recentemente da un'azienda francese per la prima volta. Per anni Klein (il pittore) si è impegnato in una ricerca profonda per riuscire a creare una nuova tonalità di blu: per lui non bastava il blu cobalto (simile a quello del completo del Klein cantante), ma era necessario spingersi al di là di quanto già esisteva.
Il risultato finale, visibile anche nelle sue tele, è stato il blu che ha preso il suo nome realizzato con pigmento e resina nel 1956. Di fatto, si tratta di un blu oltemare che sembra quasi fatto di velluto e che rappresenta l'unione perfetta tra cielo e terra che Klein ricercava. Un tributo quello del Klein nederlandese che sembra più che logico visto il cognome importante che condivide con il suo omonimo.