John Galliano lascia Maison Margiela: dopo 10 anni non sarà più il Direttore creativo
John Galliano non è più il Direttore creativo di Maison Margiela. Lo ha comunicato lui stesso con un post su Instagram, in cui ha annunciato la fine della decennale collaborazione con la Casa di moda francese che fa parte di Otb, la holding di Renzo Rosso. L'ex stilista di Dior è stato sempre un'icona in quanto a creazioni originali e fuori dal comune, tra i più grandi di tutti i tempi.
La carriera di John Galliano
La carriera di John Galliano comincia nel 1983 con la Laurea in Design della moda al Central Saint Martins College of Art and Design con una collezione ispirata alla Rivoluzione francese chiamata Les Incroyables. Viene premiato come Stilista Britannico dell'Anno tre volte: 1987, 1994 e 1995. Nel 1997 condivide il premio con Alexander McQueen, suo successore da Givenchy, dove Galliano era entrato due anni prima diventando il primo stilista britannico a capo di una Casa di moda francese. Nel 1996 arriva da Dior e contribuisce positivamente al rilancio aziendale e alla crescita del fatturato. Viene licenziato in tronco pochi anni dopo a causa di alcuni insulti antisemiti rivolti a una coppia in un bar parigino.
Il 6 ottobre 2014 viene chiamato da Renzo Rosso, presidente del gruppo OTB, alla direzione creativa della Maison fondata da Martin Margiela nel 1988. Fino a oggi, è stata una storia di successo e soddisfazioni. Hanno indossato le sue creazioni: Céline Dion, Cate Blanchett, Nicole Kidman, Kim Kardashian (al Met Gala 2024), Kendall Jenner, zendaya, Greta Gerwing, Eva Green. Il designer britannico lascia dunque la direzione di uno dei marchi più importanti al mondo. Ora tutti si chiedono quale sarà la sua prossima destinazione.
L'addio di John Galliano
Su Instagram lo stilista ha pubblicato una lunga lettera di addio piena di nostalgia. Ma Galliano ha espresso anche tanta gratitudine per la fiducia che gli fu donata 10 anni fa, che si è rivelata ben riposta vista la grande dedizione che ha messo in questo decennio nel lavoro presso Maison Margiela:
Oggi è il giorno in cui dico addio a Maison Margiela. Il mio cuore è colmo di gioiosa gratitudine, e la mia anima sorride. Le voci… Tutti vogliono sapere, tutti vogliono sognare. Quando sarà il momento giusto, tutto verrà rivelato. Per ora, voglio prendere questo momento per esprimere la mia immensa gratitudine. Continuo a espiare, e non smetterò mai di sognare. Anch’io ho bisogno di sognare.
E poi, riferendosi a Renzo Rosso e ricordando il loro primo incontro:
Davanti a questo gentiluomo, ho avuto un’epifania: ero pronto. Avrei circondato me stesso solo di persone affini, persone forti con la stessa etica del lavoro. Ho informato Renzo che avrei accettato la sua gentile offerta, ma che la mia guarigione avrebbe dovuto venire prima — e così è stato. Dieci anni dopo, sono per sempre grato per questo spazio sicuro in cui creare e costruire una nuova famiglia che mi sostiene con coraggio e dignità. Attraverso i film che abbiamo prodotto e le piattaforme che ne sono derivate, posso rimanere in contatto con i miei nomadi digitali, connettendomi e condividendo esperienze senza paura. ‘Mutiny’ il film che ha coronato il mio lavoro, ha dato voce al nostro messaggio sociopolitico — le nostre convinzioni che i diritti delle persone trans, i diritti queer, l’uguaglianza di genere sul posto di lavoro, l’antirazzismo e la sensibilizzazione sulla salute mentale devono essere al centro. È stato un manifesto per questa coraggiosa nuova generazione, una testimonianza del coraggio di difendere con orgoglio e senza paura ciò in cui crediamo. Celebro le collezioni senza genere che produciamo oggi, sostenute da come vengono acquistate e supportate. Le mie collezioni co-ed, che siano Artisanal o prêt-à-porter, rappresentano diversità e individualità.