Non c'è estate senza polemica e, nel caso di Chiara Ferragni, gli hater non mancano mai. Dopo la litania del "ti vesti troppo sexy per essere madre" e il corollario vario di commenti alle foto in topless, la nuova pietra dello scandalo è stato un vestito nero indossato la notte di Ferragosto con inserti trasparenti in corrispondenza del seno. Non certo una novità nel mondo della moda, che da diverse stagioni celebra il corpo femminile. Al di fuori, invece, l'anatomia femminile ancora crea scompiglio e un utente ha definito il look "un vestito da prostituta". La polemica sarebbe morta sul nascere se non fosse stata notata dallo stesso Fedez. Ma la questione resta: perché, nell'anno domini 2022, il seno femminile è ancora fonte di imbarazzo e di scandalo?
La vicenda è quella di sempre: qualcuno si sente offeso dalle foto di Chiara Ferragni e, anziché smettere semplicemente di seguirla, ne fa una battaglia personale. La polemica poi è tracimata su Twitter, dove un anonimo utente con il pallino per la buoncostume si è preso la briga di postare la foto e commentarla pubblicamente: "Non è per offendere, ma questo vestito di Chiara Ferragni fa chiaramente vedere il seno quindi è un vestito da prostituta. Non è un'opinione, è un dato di fatto". Prevedibilmente, il castigatore anonimo ha cancellato tutto (account compreso) nell'istante in cui lo stesso Fedez ha commentando il suo post, liquidandolo con un lapidario: "apro Twitter, chiudo Twitter".
Per inciso: il vestito della discordia di Chiara Ferragni arriva dalla collezione Resort 2022 di Saint Laurent. Chissà cosa avrebbe pensato il castigatore anonimo di Twitter se avesse visto i leggendari abiti trasparenti disegnati da Yves Saint Laurent negli anni Sessanta: il nude look, che non nasce certo con Chiara Ferragni, è un omaggio della moda al corpo femminile. Un modo per celebrare le donne, non per offenderle. Nei decenni la moda ha avuto un rapporto altalenante con il seno: lo ha imbrigliato in corsetti o esasperato con reggiseni a cono, con coppe come proiettili (vedi alla voce: Jean Paul Gaultier). Lo ha messo a nudo oppure disegnato e ricamato in abiti trompe-l'œil, tra cui i famosi maglioni con i seni d'oro di Schiaparelli tanto amati da Chiara Ferragni. Negli ultimi anni movimenti come Free The Nipples hanno (ri)dato al seno nudo un valore politico: prevedibilmente, i naked dress sono gli abiti più cercati online.
Fatta questa premessa, non c'è da stupirsi se Chiara Ferragni, imprenditrice di moda e rabdomante delle tendenze, scelga di puntare proprio su un abito vedo-non-vedo (che può piacere o meno, ma non è questo il punto). Stupisce invece la reazione di chi dal seno femminile si sente imbarazzato, offeso, perfino minacciato: i social lo censurano, le donne devono nascondersi per allattarsi, Aurora Ramazzotti deve spiegare che anche le donne hanno i capezzoli.
Ci siamo dimenticati, però, che per anni il seno femminile è stato usato per vendere qualsiasi cosa, dalla birra alle moto, e campeggiava in tutta la sua gloria sui cartelloni pubblicitari. Sarà che ci arrabbiamo solo se è la donna a mostrarlo?