Ilary Blasi, la copertina del libro “Che Stupida”: il volto coperto della “Principessa di ghiaccio”
Dopo Unica, il docufilm di Netflix che ha fatto parlare tutta Italia, Ilary Blasi racconterà la sua storia anche in un libro. Che Stupida – La mia verità, edito da Mondadori, già preordinabile. La conduttrice fornisce ulteriori dettagli riguardo la vicenda del divorzio dal marito Francesco Totti, tra tradimenti, emozioni e rinascita.
Il soprannome di Ilary Blasi: perché la chiamano Ice Princess
In uno degli stralci diffusi di Che stupida, Ilary Blasi racconta il perché del soprannome che gli amici le hanno assegnato: Ice Princess, principessa di ghiaccio. Il riferimento non è solo agli occhi trasparenti della conduttrice, ma si estende agli atteggiamenti, al carattere della show girl. "Non mi faccio dominare dalle emozioni. Le vivo fino in fondo, sia chiaro. La felicità, la tristezza, l’entusiasmo, la nostalgia, il dolore… lascio che mi riempiano, tuttavia salvaguardo il ponte di comando della nave: quello spazio deve rimanere sgombro per l’azione, in caso di imprevisti."
Il volto coperto dal cappello: la scelta della copertina di Che stupida
La notizia ha colto di sorpresa l'opinione pubblica che ora attendo ulteriori rivelazioni e confessioni da parte di Ilary Blasi. La scelta della copertina è sicuramente inconsueta: la showgirl sceglie di nascondere il volto dietro la tesa del cappello di paglia. Si vedono solo le labbra, colorate da una tinta rosa. Si intravedono un paio di orecchini bombati oro a cerchio: gli stessi, probabilmente, che abbiamo visto nel documentario Netflix Unica.
Una scelta stilistica che sembra voler tendere un fil rouge verso il racconto iniziato con il documentario, lasciando intuire nuove rivelazioni. La scelta di non mostrare il volto è inconsueta per una donna che ha fatto della sua immagine un fattore determinate nella creazione del suo personaggio. Se nel documentario Unica, Ilary Blasi ha scelto di puntare su un look semplice, tradizionale, lontano dagli outfit che hanno segnato la sua carriera televisiva, la decisione di non far vedere la faccia potrebbe lasciare intuire la volontà di lasciare spazio alle parole. Il cappello che copre gli occhi potrebbe essere visto anche come un riferimento a quel "che stupida" del sottotitolo, legato ai presunti fatti e tradimenti che la conduttrice non avrebbe visto.
Una Ilary Blasi atipica, dunque, che si spoglia dell'immagine che gli italiani si sono fatti di lei, alimentata dal mito di un matrimonio storico e da anni di tv, lei che dell'immagine ha fatto il centro del suo racconto.