Il tentato rapimento della principessa Anna che ispirò un film
La principessa Anna è uno dei membri della royal family più riservati e forse per questo anche uno dei più amati. Recentemente, infatti, una classifica ha svelato che la sorella di Carlo III è più apprezzata addirittura di Kate Middleton, a cui ha "rubato" il primo posto. Confidente e alleata del sovrano, la principessa reale ha sempre cercato di tenersi lontana dai riflettori, preferendo una vita tranquilla, ma non è sempre possibile quando si è la figlia della regina del Regno Unito. Oltre ai vari gossip sentimentali che l'hanno vista protagonista (tra cui anche uno con Andrew Parker Bowls, ex marito dell'attuale regina), la secondogenita di Elisabetta II da giovane è stata anche vittima di un tentato rapimento, a cui è riuscita a fuggire grazie al quel sangue freddo tipico dello stile british.
Quando la principessa Anna fu vittima di un tentato rapimento
Era il 20 marzo del 1974 e Anna aveva da poco sposato il suo primo marito, Mark Phillips. L'allora ventiduenne stava tornando da un evento di beneficienza assieme al compagno quando sulla via di casa una Ford Escort sterza bruscamente costringendo la Rolls Royce dove viaggiava la figlia della regina a frenare. Dalla macchina scende un uomo, che a prima vista sembra un automobilista irritato, ma che in seguito si rivela armato, spara a James Beaton, l'ufficiale di Scotland Yard addetto alla sicurezza della principessa Anna, che nel frattempo era sceso per capire cosa stesse succedendo. Ferito da tre pallottole, Beaton rimane inerme, mentre l'uomo misterioso apre la portiera ed esorta la principessa a uscire dall'auto. "Non ci penso nemmeno", sembra aver affermato fermamente la principessa, per poi scendere dallo sportello opposto.
Il lieto fine della vicenda
"Continuavo a dire che non volevo uscire dalla macchina, che non sarei mai uscita dalla macchina. Sono arrivata quasi a perdere le staffe, ma sapevo che se lo avessi fatto avrei finito col colpirlo e lui avrebbe potuto spararmi", ha raccontato in seguito la principessa che ha definito la conversazione "molto irritante". La situazione aveva attirato l'attenzione di un passante, il pugile Ron Russell che, colpendo l'aggressore alle spalle permise ad Anna di fuggire.
Si scoprì in seguito che l'uomo, di nome Ian Ball, voleva rapire la principessa per chiedere un riscatto alla regina e devolvere il denaro in favore del servizio sanitario nazionale. Il pugile e altri soccorritori vennero insigniti di un alto riconoscimento e, mentre la regina conservava a Russell la George Medal gli sussurò: "La medaglia è della regina d'Inghilterra, il ringraziamento è della madre di Anna". L'evento ebbe un forte impatto sul pubblico, tanto che qualche anno dopo ispirò il film Giochi di potere, diretto da Phillip Noyce e interpretato da Harrison Ford.