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Il significato dei costumi di Biancaneve e della Regina Cattiva nel live action Disney

Da un lato la purezza di Biancaneve, dall’altro la malvagità della Regina: i costumi delle due protagoniste del nuovo live action Disney dicono molto di loro.
A cura di Giusy Dente
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La fiaba di Biancaneve è forse la più famosa di sempre. Scritta dai fratelli Grimm, ha avuto adattamenti nel mondo del teatro, dell'opera, del balletto, del fumetto, del cinema. Film dopo film si è arrivati alla versione in live action di Marc Webb con Rachel Zegler e Gal Gadot: è il remake del classico Disney del 1937, prodotto dalla Walt Disney Pictures. Il nuovo adattamento è stato sin dall'inizio al centro dell'attenzione, nel segno delle polemiche: gli screzi tra le due protagoniste (Zegler pro-Palestina e Gadot dalla parte di Israele), la scelta di una Biancaneve latina e non caucasica, l'assenza del principe azzurro tradizionalmente inteso. In mezzo a questi cambiamenti e alla ferma decisione di Webb di realizzare una nuova versione del film d'animazione, la costumista Sandy Powell ha cercato comunque di evocare la magia dell'originale.

I costumi di Biancaneve

Sandy Powell è un nome importante nell'ambiente. Candidata ben 15 volte al premio Oscar per i migliori costumi, ha vinto tre volte: per Shakespeare in Love, The Aviator e The Young Victoria. Ma suoi erano anche i costumi di Cenerentola e Il ritorno di Mary Poppins. Ha cominciato a lavorare a Biancaneve nell'ottobre 2021, assieme a un team composto da oun centinaio di persone: pellettieri, modisti, gioiellieri. Con loro si è molto concentrata su un preliminare lavoro di ricerca di fonti e immagini, per avere delle ispirazioni.

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Infatti, i costumi finali si rifanno alle opere di Pieter Bruegel il Vecchio, uno dei più rinomati pittori del Rinascimento olandese e fiammingo, e Lucas Cranach il Vecchio, un artista associato principalmente alla Riforma protestante.  Il look principale di Biancaneve include quello iconico e inconfondibile composto da organza di seta e crinolina con motivi stampati sul vestito. I tre elementi caratteristici (colletto, maniche a sbuffo e gonna gialla) sono stati ripresi dal vestito del film originale, ma in versioni leggermente diverse: il vestito ora ha le maniche lunghe, mentre prima aveva le braccia scoperte.

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C'è un motivo, come ha spiegato la costumista a People:

Ho deciso di darle delle maniche lunghe per conferirle un aspetto più d'epoca, che ricordasse il Medioevo. Sapevo che non potevo discostarmi troppo dalla tavolozza di colori iconica della Biancaneve originale, ma volevo comunque crearne una nuova versione.

La sottoveste gialla era in realtà un paio di culotte a 16 pannelli, così da consentire all'attrice di muoversi liberamente anche nelle scene della fuga nel bosco e dell'immersione in acqua. È stato necessario creare ben 14 versioni di questo costume, per agevolare il lavoro con gli stunt.

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I costumi della Regina Cattiva

Nei panni della Regina Cattiva, Gal Gadot indossa ben nove costumi diversi, uno più scenografico dell'altro. Il personaggio ha una tavolozza cromatica molto specifica, dominata da toni scuri: verdi che gradualmente virano verso il nero e il viola. Sembrano i colori della coda di un pavone, un riferimento alla vanità che la contraddistingue. Per lei, Sandy Powell ha ideato un guardaroba capace di comunicare decisione, autorevolezza: doveva esprimere minaccia, incutere timore e, ovviamente, essere in contrasto con Biancaneve nei colori e nelle silhouette.

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Il costume più importante della Regina Cattiva è quello viola impreziosito interamente di paillettes tono su tono, con colletto, cappuccio, mantello dotato di strascico. Questo vestito ha richiesto più tessuto di qualsiasi altro costume utilizzato nella produzione. Lo indossa abbinato a una collana creata dal team di Powell, composta da più di 400 pietre e a una corona le cui schegge di vetro ricordano le vetrate del castello. Il look è un riferimento all'abito indossato dalla Regina Cattiva nella pellicola d'animazione originale, ma non solo.

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A People ha spiegato:

È ispirato agli abiti da sera glamour indossati dalle dee del grande schermo durante l'età d'oro di Hollywood negli anni '30. Dato che questo è stato anche il decennio della versione animata originale, mi è sembrato appropriato come omaggio. Doveva trasmettere glamour e raffinatezza, ma doveva al tempo stesso risultare intimidatorio. Doveva anche avere una silhouette pulita, senza troppi dettagli, per mettere in mostra i tanti gioielli. La corona è stata ispirata dalle vetrate colorate e dai colori dei gioielli che indossa.

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