Il ritorno di Lindsay Lohan è l’unico revival anni Duemila che vogliamo per Natale
Sei sul divano e vedi una commedia romantica con Lindsay Lohan che canta Jingle Bells Rock e trova l'amore giusto. No, non è l'anno 2004 e non stai guardando Mean Girls. Dopo una lunga assenza dalle scene, l'ex stellina Disney è tornata in grande spolvero: è la protagonista del film Falling For Christmas, una commedia natalizia di Netflix. Oggi l'attrice ha 36 anni e sul tappeto rosso sfila con la stessa sicurezza di sempre: del resto se la moda oggi guarda agli anni Duemila è merito suo, che tra party e red carpet ha ridefinito l'immaginario del decennio.
Lindsay Lohan, da bambina prodigio a party girl
La storia professionale e personale di Lindsay Lohan riassume un po' la cultura pop degli anni Duemila, con i suoi fasti e i suoi lati oscuri. Scritturata da un'agenzia di baby modelle ancor prima di saper parlare, Lindsay Lohan è stata sotto i riflettori dall'età di 3 anni e per tutta l'infanzia. Il film Genitori in Trappola, nel 1998, è stato il suo primo successo internazionale, ma la consacrazione definitiva arriva con il film Mean Girls, la bibbia delle adolescenti degli anni Duemila. Riguardatelo ora e vi renderete conto che non c'è un singolo look che oggi sia fuori moda: il film è un tripudio di minigonne a pieghe, cinture scintillanti, crop top, cardigan in colori pastello e jeans a vita bassa.
Lindsay Lohan a Hollywood indossava sciarpe sottili, jeans a vita bassa, top satinati e tute Juicy Couture: credeteci o no, era il guardaroba dei sogni di ogni tredicenne dell'epoca. Erano i tempi dei telefoni a conchiglia, dei pomeriggi con MTV, delle commedie romantiche dalla trama improbabile e dei teen idol. Lindsay Lohan, bellissima e cresciuta troppo il fretta, rientrava pienamente in questa categoria e iniziò sempre più spesso a comparire sulle pagine dei tabloid mentre si divertiva per locali con Britney Spears e Paris Hilton.
La diva adolescente dai capelli rossi (poi biondi, poi corvini) incarnava tutte le tendenze del decennio: mini abiti, make up esagerato e scintillio ovunque. Insomma, l'era del bling-bling che oggi piace tanto alla Generazione Z. La fama, però, ha un prezzo: alla fine del decennio Lindsay Lohan entrò in una spirale discendente fatta di problemi sul set, cause legali, dipendenze e problemi con la giustizia.
La svolta di stile di Lindsay Lohan
Il 2022 è stato l'anno della rinascita per Lindsay Lohan: ha sposato il fidanzato Bader Shammas ed è tornata protagonista di una rom-com da manuale, Falling For Christmas. Nel film interpreta un'ereditiera viziata di una lussuosa catena di alberghi – forse un omaggio alla sua amica Paris Hilton? Chissà – che improvvisamente perde la memoria, sperimentando una vita completamente diversa. Curiosità: nel film compare anche Ali Lohan, la sorella minore dell'attrice, nel ruolo di una sua assistente.
E quindi, ecco di nuovo Lindsay Lohan, con i lunghi capelli rossi, i jeans attillati e il rossetto scintillante. Nonostante siano passati vent'anni dai suoi primi successi l'attrice è tornata al ruolo che le si addice di più – leggero e autoironico – in un'immensa operazione nostalgia. Anche lo stile di make up, look e capelli sembra quello dei suoi film di successo, da Freaky Friday a Mean Girls. Un po' come a dire: per favore, ridateci i telefoni con i brillantini e una commedia con Lindsay Lohan e prendetevi in cambio l'ansia generazionale che ci attanaglia. Fuori dal set, però, Lohan ha voluto segnare una netta differenza tra lei e il passato: alla premiere del film ha indossato un abito nude di Valentino lungo fino ai piedi con ricami floreali scintillanti, completando il tutto con gioielli di Stephanie Gottlieb. La svolta di stile è merito di Law Roach, stylist pluripremiato che cura i look di Zendaya e Halsey, tra le altre.
La teen idol anni Duemila è cresciuta e, nonostante gli alti e bassi, è pronta a voltare pagina (anche in fatto di look). Lohan però non ha dimenticato i tempi di Mean Girls, tanto da voler incidere una nuova versione di Jingle Bells Rock. Altro che la vita bassa e tanga in vista: questo è il revival y2k di cui avevamo disperatamente bisogno.