Il ritorno di Fiorucci: la storia del brand che ha reso la moda (davvero) per tutti
Fiorucci scrive un nuovo capitolo della sua lunga (e coloratissima) storia. Il brand ha annunciato ufficialmente il suo ritorno sulle scene a Milano, città da cui tutto è partito, sotto la la guida del CEO Alessandro Pisani e della direttrice creativa Francesca Murri. “Fiorucci è uno dei più grandi protagonisti della storia della moda italiana – ha dichiarato Pisani in una nota – Ora la nostra mission è far rivivere quell'attitudine ludica inconfondibile e rimodellarne l'eredità dirompente per ispirare una nuova generazione".
Perché Fiorucci ha rivoluzionato la moda
C'è chi lo conosce per la storica boutique in piazza San Babila, un vero e proprio crocevia di talenti e tendenze, e chi per le iconiche stampe con gli angioletti. Di sicuro Fiorucci ha toccato da vicino diverse generazioni con il suo stile giocoso e al tempo stesso rivoluzionario. Quando Elio Fiorucci aprì il primo negozio a Milano anticipò di diversi anni il moderno concept store: dentro c'erano vestiti, oggetti di arredamento, si organizzavano eventi. Elio Fiorucci aveva una visione della moda decenni avanti: capi per tutti, comodi, colorati, di una sensualità sorridente.
Fu un grande ambasciatore dell'Italia nel mondo: la boutique di New York era frequentata da Andy Warhol e Keith Haring, mentre Bianca Jagger e Grace Jones compravano i suoi jeans attillati. Perfino il leggendario Studio54 coinvolse Fiorucci nel suo daytime. Ma nonostante ciò il marchio conobbe un lento declino negli anni Novanta, capitolando definitivamente all'inizio nel nuovo millennio. Il suo fondatore è scomaprso nel 2015.
Il debutto del nuovo Fiorucci alla Milano Fashion Week
L'eredità di Fiorucci – culturale, prima ancora che stilistica – ora è pronta a ispirare una nuova generazione. Il debutto è previsto il prossimo settembre, nell’ambito della Settimana della Moda di Milano. Poi, secondo WWD, arriverà una collezione pre-fall a novembre. Il nuovo capitolo inizia con l'acquisizione totale da parte di Dona Bertarelli, filantropa e imprenditrice svizzera. A disegnare le collezioni sarà Francesca Murri, forte di una lunga e variegata esperienza tra Versace, Giorgio Armani, Gucci, Givenchy e Ferragamo. La data da segnare sul calendario? Il 21 settembre.