Il revenge dress di Ilary Blasi in “Unica”: eleganza, lacrime e ironia su tacchi a spillo
Quella che tutti si aspettavano come l'ennesima docuserie artefatta e recitata, un telenovela italiana, è invece riuscita a stupire il pubblico. Unica, l'intervista esclusiva di Netflix alla conduttrice è uscita ieri e ne stanno già parlando tutti. Ilary Blasi si mostra essenziale mentre racconta la fine della storia con Francesco Totti, nessun look eccentrico o provocante, seduta su una poltrona di pelle indossa un pantalone nero dal taglio sartoriale, un camicia di seta bianca oversize e leggermente sbottonata, e un paio di décolleté Alberto Ciaschini, in vernice nera, con vertiginoso tacco a forma di sigaretta: revenge dress all'italiana. Un outfit semplice ed elegante che la esalta senza snaturatizzarla, facendola rimanere fedele a se stessa con un tocco di classe in più, la stessa che ha utilizzato per raccontare le vicende. È ironica nella narrazione, commossa; lei che non ha mai rilasciato interviste ora rende pubblica "la sua versione", mostrando la versione più intima di se stessa e aprendo le porte di casa sua.
Principio ed epilogo della storia tra Totti e Ilary
Sullo sfondo Roma, che a dire della conduttrice "sapeva tutto", teatro di quella che è stata la storia d'amore più seguita dagli italiani. Il capitano della Roma sposa in diretta Tv colei che ai tempi affiancava Fabio Fazio alla conduzione di Che tempo che fa, dando inizio al mito di Totti e Ilary. "La nostra Royal Family", viene affermato nel documentario, ed effettivamente così un po' è stato. La coppia ha talmente tanta risonanza mediatica che sul loro divorzio "scrive anche il New York Times", una notizia che ha lasciato tutti sotto shock, anche chi non li ha mai seguiti, perché in fondo i due non erano solo simbolo della Capitale, ma erano amati dall'Italia intera, da quel "Sei Unica" scritto sulla maglietta del Pupone il giorno del derby quando lei aveva poco più di 19 anni. Tre figli e vent'anni di matrimonio che si sono sgretolati quando Ilary Blasi ha avuto la certezza della storia parallela che il marito stava portando avanti con un'altra donna.
Viene quindi smascherato quello che prima appariva agli occhi dei fan come un uomo perfetto, innamorato e sempre presente, ora presentato dal documentario come manipolatorio e maschilista, in grado di chiedere alla moglie di rinunciare a carriera e amici per farsi perdonare quello che lui definiva un tradimento: un caffè bevuto assieme a uno sconosciuto. Vengono così svelati gli altarini: una persona gelosa e possessiva che non riesce ad accettare il successo che la moglie sta ottenendo, mettendo in ombra quello che fino a qualche anno prima era stato il numero uno di tutta Roma. Il documentario ripercorre anche tutte le tappe delle vicende successive alla separazione, dall'intervista al Corriere della Sera in cui afferma che sia stata Ilary Blasi a tradirlo per prima, al "Rolex gate" e al "ratto delle borsette", che avevano lasciato il pubblico con il fiato sospeso, con sagacia e comicità. Una scena incentrata sul ritrovamento degli accessori che l'ex compagno le aveva nascosto, tra cui probabilmente la sua amata collezione di scarpe, tra cui proprio il modello che indossa nel corso dell'intervista e che l'ha spesso accompagnata durante le conduzioni di programmi come Le Iene e L'Isola dei Famosi.
Ilary Blasi, la donna da cui dovremmo prendere spunto
Il risultato ha superato le aspettative. Quello che ci si immaginava era una donna ferita, pronta a rinnegare gli anni trascorsi assieme e a gettare fango sulla loro relazione; quello che si è visto, invece, è stata una donna intelligente, forte, che ricorda la bellezza di quel matrimonio, ma che non manca di sarcasmo e schiettezza nel raccontare l'avventura grottesca e rocambolesca di cui è stata protagonista. Il pedinamento, lo schianto con l'albero in retromarcia quando pensava di essere stata vista; l'investigatore privato che riesce a farsi scoprire. Ilary Blasi ride mentre ricorda quei momenti da commedia dell'assurdo che hanno preceduto la fine di un matrimonio durato vent'anni. Niente piagnistei quindi, solo della sincera commozione, parlando di una storia d'amore che ha fatto sognare il pubblico e conclusasi nel peggiore dei modi.
Una vendetta servita quindi con eleganza, non solo nei modi ma anche nel look, sobrio e sofisticato, che ha contribuito a rendere questa confessione indimenticabile. Ilary Blasi cavalca l'onda della royal family italiana e, come Diana, non solo rilascia un'intervista rivelatrice, ma lo fa indossando il vestito della vendetta che, al contrario di quello della principessa del Galles, punta tutto sulla semplicità.