Il primo concorso di bellezza creato con l’intelligenza artificiale: nessuna delle miss è “reale”
I concorsi di bellezza non fanno più notizia, ne vengono organizzati così tanti ogni anno che praticamente si perde il conto delle miss che vengono incoronate. L'ultimo arrivato, però, ha qualcosa di decisamente diverso dagli altri: sebbene le concorrenti in gara rispecchino alla perfezione gli stereotipi di bellezza comunemente definiti "tradizionali", in verità non sono donne realmente esistenti nella realtà. Si tratta di volti e corpi generati con l'intelligenza artificiale che per la prima volta sono stati messi in competizione in una gara: ecco tutto quello che c'è da sapere sull'evento.
Cos'è Miss AI
Si chiama Miss IA ed è il primo concorso di bellezza che vede sfidarsi delle concorrenti "non reali" create con l'intelligenza artificiale. Ognuna di loro ha dietro un team di creatori esperti di DALL·E 3 di Open AI, Midjourney o Stable Diffusion, ovvero i diversi programmi comunemente usati per generare immagini femminili da specifiche istruzioni di testo, e la cosa particolare è che tutte sembrano delle donne in carne e ossa.
Le 10 finaliste sono state selezionate da un gruppo di oltre 1.500 partecipanti e alla fine di giugno diventeranno protagoniste dell'evento The World AI Creator Awards (che verrà trasmesso online). Le aspiranti miss hanno tutte aspetto e personalità uniche e soprattutto, così come le concorrenti "reali" dei concorsi di bellezza, promuovono delle specifiche cause sociali. Stando a quanto dichiarato dai giudici, non verranno giudicate per la loro bellezza ma per il loro carattere.
Le critiche al concorso di bellezza
Sebbene l'evento rappresenti una grande opportunità per mettere in mostra le incredibili capacità della tecnologia IA, in molti non hanno potuto fare a meno di criticarlo, sottolineando che non fa altro che diffondere canoni di bellezza sempre più irrealistici. Come se non bastasse, la maggior parte delle concorrenti sono bianche, magre, con i capelli lunghi e i lineamenti perfetti, dettaglio fortemente discriminatorio verso tutte le donne che non fanno parte di queste categorie stereotipate. L'intelligenza artificiale, del resto, si limita a replicare le modelle esistenti, non è fatta per sfidare le convenzioni, ed è per questo che un concorso di bellezza simile rischia di amplificare ancora di più i comuni problemi razziali e sociali.