Il nuovo minimalismo e la lana che va sulla lana: quali tendenze hanno sfilato alla Milano Fashion Week

Nello stesso giorno in cui a Los Angeles sono stati assegnati i premi Oscar e sul red carpet hanno sfilato le star di Hollywood con look glamour e sensuali, a Milano si è chiusa la Settimana della Moda, sulle cui passerella hanno sfilato le collezioni Autunno/Inverno 2025-2026. Da Armani a Fendi, passando per Prada, Gucci, Versace e Dolce&Gabbana i grandi brand della moda hanno presentato le nuove creazioni femminili mostrando le tendenze che vedremo durante la prossima stagione fredda. Quali tendenze spopoleranno il prossimo anno? Quali sono gli abiti, i colori e le fantasie che indosseremo?
Dopo una settimana di sfilate è possibile stilare una lista dei trend di stagione, estrapolando quelle macro tendenze che come fili rossi attraversano le collezioni di designer anche molto diversi tra loro. Cosa abbiamo dunque visto sulle passerelle di Milano? Quello che salta all'occhio è il ritorno a una silhouette più slim e asciutta, sembra poi essere nato un nuovo minimalismo, che non rinuncia al decoro e viene contaminato dal quiet luxury. C'è una presenza audace e prorompente delle maxi pellicce in stile anni '80 e di colli pelosi sui cappotti e altri abiti. E ancora tanta lana, utilizzata per look fatti a strati e composti con maglioni tricot, tubini in maglia e ampie gonne wool skirt. Ecco un breve recap con i macro trend visti alla Milano Fashion Week e le anticipazioni sui capi che popoleranno i nostri guardaroba il prossimo Autunno/Inverno 25-26.
Il nuovo minimalismo
Linee essenziali ma non spigolose, look asciutti ma non basici, silhouette slim e non più extra large, sulle passerelle donna Autunno/Inverno 2025-2026 di Milano sfila un nuovo minimalismo. I look new minimal sono a tratti rigorosi, ma non sono "brutali", hanno poco a che fare con quelli del minimalismo anni '90 di Helmut Lang o Calvin Klein, dove tutto è ridotto al minimino, dove non ci sono fantasie, dove le strutture degli abiti sono estremamente semplici, gli accessori sono ridotti all'osso e il mood generale fa di tutto per nascondere il dettaglio lussuoso o glamour.

Quello che abbiamo visto sulle passerelle della Milano Fashion Week è un minimalismo più morbido, dove trovano spazio drappeggi, tessuti preziosi, fantasie spigate, ghirigori ricamati. Nel nuovo trend c'è spazio persino per l'aggiunta di volumi e per tagli vivi nel tessuto, il tutto senza mai uscire dai confini del codice minimale.

Guardando le collezioni del prossimo inverno sembra apparire un minimalismo contaminato da quiet luxury, in cui l'essenzialità del primo viene arricchita con l'eleganza sussurrata e mai vistosa del secondo. Il new minimal più che uno stile è un'attitude, mai eccessiva, ricercata, sempre essenziale, estremamente femminile, mai troppo sensuale o vezzosa.

Giacche sciancrate e peplum
Tutto questo si traduce in linee più asciutte rispetto al passato, diminuiscono i blazer, i cappotti, i pantaloni e gli abiti dalle dimensioni extralarge, la silhouette si assottiglia, ricompaiono in passerella abiti aderenti, pantaloni slim, e soprattutto giacche e cappotti sciancrati che sottolineano il punto vita. Appaiono poi blazer e giacche più corte e aderenti, magari arricchite da orli inferiori che mimano le forme dei top peplum o degli abiti tulipano con baschine in vita, che erano tanto di moda all'inizio degli anni 10 dei duemila.



Basic look e abiti tunica
L'attitude del nuovo minimalismo viene creata con camicie indossate su pantaloni palazzo o gonne in pelle, con tubini monocolore dagli orli ondulati, con lunghi cappotti indossati su capi della stessa fantasia per creare outfit dalla texture unica, con grossi maglioni di lana e cardigan tricot abbinati a gonne a tubo o con ampi modelli a ruota. E ancora con abiti da sera a tunica dagli inserti micro floral o con scollature posteriori. Il nuovo minimalismo si traduce dunque in uno stile elegantemente basic che non rinuncia a quel tocco luxury rappresentato da capi in seta, da ricami preziosi, da accessori in pelle.



Sartorialità esaltata
L'ultimo tassello del trend minimalista rivisto è quello che porta in scena la sartorialità, lo fa in maniera palese, mostrando le cuciture, rendendo protagonisti i tagli a vivo o gli orli sfrangiati. Sfilano dunque blazer con impunture a vista, cappotti in lana con profili sfrangiati, mini dress da sera con orli che sembrano non finiti, corsetti decostruiti con coppe a contrasto, abiti decorati da quelle che sembrano sezioni di un cartamodello. Il minimalismo classico nasconde, elimina non fa vedere, il nuovo minimalismo mostra e rende palese la lavorazione, la esalta trasformandola in decoro.



Lana su lana
Lana in inverno? Qual è la novità? Sulle passerelle dei grandi stilisti quest'anno non hanno sfilato solo i classici maglioni o i tipici cappotti con cui ci difendiamo dal freddo. Sulle passerelle la lana diventa un trend per il modo in cui è utilizzata, sia nella creazione di capi sia nello styling e nell'abbinamento dei capi stessi. Il macro trend si traduce in un utilizzo estremo, quasi eccessivo, della lana all'interno di look fatti a strati, in cui c'è una sorta di layering composto con twin set, top in lana e cardigan indossati l'uno sopra all'altro. Ci sono poi i look full wool, con cappotti fantasia sotto cui spuntano tailleur in lana coordinati, oppure outfit composti con tubini e gonne corte indossati su leggings e collant in lana tricot dello stesso colore e della stessa lana, abbinati insieme per creare un effetto finale monotematico, in cui gli abiti sono tutti realizzati nello stesso tessuto in lana.



Melange
Il macro trend ingloba anche quello del melange, tendenza già vista sulle passerelle maschili, che utilizza quel fabric composto da due o più filati di colori diversi, che uniti insieme creano una micro fantasia nel tessuto stesso. Sulle passerelle Autunno/Inverno 2025-2026 di Milano abbiamo visto cappotti in lana melange sui toni del grigio, tailleur melange in marrone e anche top cardigan e gonne abbinati insieme in look monotematici.



Tricot
Dal melange si passa al tricot, altro micro trend che ha spopolato nelle collezioni viste a Milano. La lavorazione tricot a maxi trecce, o con trame grosse e voluminose intessute nella lana, appare su maglioni oversize che si indossano su gonne leggerissime in seta per creare un affascinante contrasto tra volumi e texture opposte.



Cardigan e maglioni gioiello
Nel macro trend che vede la lana protagonista entrano di diritto anche i cardigan e i maglioni gioiello, decorati con cristalli e dettagli sparkling. Il look must per il prossimo inverno mescola capi casual, come un classico maglione, con pezzi più eleganti, come pantaloni sartoriali e pencil skirt. Maglioni, voluminosi e non, e cardigan oversize si indossano dunque anche di sera, creando outfit più glamour e abbinando i capi in lana dalle linee morbide con altri capi più slim e preziosi.



Un inverno in pelliccia
Dopo alcune stagioni in cui le pellicce sono state praticamente eliminate dal guardaroba invernale, anche e soprattuto per motivi legati alla questione animalista, negli ultimi anni molti brand hanno riportano il tessuto peloso in primo piano. Il successo del trend è cresciuto anche grazie alle tecniche sempre più moderne e avanzate che permettono di produrre tessuti in pelliccia artificiale che appaiono morbidi e simili ai pellami veri. Via dunque con maxi coat di pelo che ricordano le pellicce enormi degli anni Ottanta, con cappotti pelosi dai volumi tondeggianti e con dettagli furry sparpagliati qua e là.



Stole e colli di pelliccia
La nuova tendenza per la prossima stagione fredda sono le lunghe stole in pelliccia. Al posto dei cappotti pelosi sfilano lunghissime stole furry adagiate sulle spalle o portate al braccio come fossero una borsa. Il must sono anche i cappotti in lana con colli profilati in pelliccia, in questo caso le linee sono sontuose e i colli enormi, il trend è estremizzato rendendo la scollatura furry immensa e protagonista del capo invernale.




Abiti e pantaloni di pelo
Non solo cappotti e colletti in pelliccia, a sfilare sono anche tubini in faux fur o abiti in leggiadra seta mescolata con dettagli bold realizzati in eco pelliccia. I tessuti furry ricoprono anche pantaloni e gonne, capi che vengono sempre abbinati con top e pezzi in tessuti molto sottili e leggeri, il tutto per creare un effetto a contrasto tra texture completamente differenti.



Il ritorno del colbacco e gli accessori furry
Gli enormi cappelli realizzati in pelliccia eco sono l'ultimo dettaglio che compone il macro trend furry invernale. Diversi designer hanno infatti completato i look di passerella con grossi colbacchi pelosi e super hat dalle dimensioni giganti, da portare come accessorio ben visibile nel look invernale. Il trend peloso viene utilizzato anche per altri accessori, come scarpe e borse che sono interamente coperte dal morbido tessuto voluminoso.




Fiori in inverno
I fiori in inverno sono avanguardia pura? Sì, se questi non vengono utilizzati come una semplice fantasia stampata per decorare il tessuto. Il nuovo trend intercettato in passerella non ha dunque a che fare esclusivamente con le stampe floreali: il prossimo inverno i fiori saranno tridimensionali e sembrano fuori uscire dai vestiti stessi.



Sulle passerelle di Milano abbiamo visto rose metalliche appuntate come spille sugli abiti o applicate sulle spalle dei cappotti come fossero piante rampicanti, hanno sfilano completi con fiori all'occhiello in cui lunghissimi steli discendono fino all'orlo come fossero uno strascico da portare tra le mani. Sono apparse scarpe con punte floreali che diventavano un tutt'uno con la passerella coperta di petali e ancora fiori enormi applicati sull'abbottonatura delle camicie dal taglio sartoriale.

