Ricercare la felicità con gli addobbi di Natale, perché ogni anno si decora casa sempre più presto
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Succede da un giorno all'altro, il periodo di Halloween si chiude e i negozi si riempiono di decori natalizi. "Passata una festività se ne fa un'altra", si potrebbe dire. La vendita di addobbi per Natale negli anni è stata anticipata sempre di più; la tradizione per cui l'albero si decora l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata (il 7 dicembre, a Sant'Ambrogio per i milanesi), ormai è superata, le case si riempiono di luci già da novembre in un'atmosfera artefatta che ci accompagna fino all'Epifania. A questo si aggiunge la diffusione di fantomatiche ricerche che affermano quanto siano in realtà più felici le persone che sentono in anticipo la frenesia del natale: prima si desidera addobbare casa, maggiore è la felicità intrinseca della persona. Ma è davvero così? Si può davvero misurare il livello di gioia personale sulla base del momento in cui si decide di decorare casa?
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La crisi sociopolitica attuale anticipa il Natale
"Non mi stupisce si anticipi sempre di più la voglia di sentire l'atmosfera natalizia, soprattutto nei momenti di particolare crisi", racconta a Fanpage.it il Dott. Vincenzo Russo, professore di Psicologia dei consumi e Neuromarketing all'Università Iulm. "Oggi viviamo una sorta di poli-crisi, non legata a un particolare fenomeno, ma da plurimi: le due guerre, l'inflazione, l'aumento dei prezzi, la mancanza di certezza sul futuro. Sono tutti elementi che contribuiscono a uno stato di totale sfiducia nei confronti del mercato e la reazione istintiva è quella di aggrapparsi alle certezze". La dimensione natalizia, dunque, che richiama un ambiente ricco di calore, familiare, caratterizzato dagli affetti è l'atmosfera che si vuole ricreare e che, di fatto, il mercato cavalca.
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Gli escamotage del marketing per indurre all'acquisto
"Non siamo macchine pensati che si emozionano, ma macchine emotive che pensano", scriveva Antonio D'Amasio ne "L'Errore di Cartesio". Ed è questo quello su cui si punta, suscitare un'emozione positiva che porti il singolo a sentire la necessità di ricreare ricordi felici. Il cervello degli esseri umani è predisposto per essere prima emotivo e poi razionale ed esistono una serie di meccanismi che hanno una potente capacità attrattive dal punto di vista emotivo e che induce le persone a reagire in un certo modo. Il mercato sfrutta una serie di escamotage per indurre un bisogno, come il meccanismo della scarsità o il gioco dell'emulazione. "Interviene il trucco della simpatia/autorità, vedendo un personaggio particolarmente noto come un influcer addobbare casa si è indotti ad emularlo– prosegue Vincenzo Russo – "In più, riuscire a comunicare che comprare prima permette di avere maggiore disponibilità di prodotto, magari a un prezzo anche più conveniente, allora si spinge le persone a fare acquisti subito. Questo perché siamo prevedibilmente irrazionali, e quindi macchine emotive che pensano". E quindi promuovendo un comportamento natalizio anticipato, portando sugli scaffali dei negozi le decorazioni già ai primi di novembre, il guadagno è più che netto.
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Decorare casa prima rende davvero felici?
Ma oltre ai ricavi che si possono ottenere anticipando le vendite di addobbi, è indubbio che il singolo sia attratto da questo periodo. Da sempre il Natale è stato visto come un momento di serenità e di gioia, un'occasione per stare con i propri cari, sicuramente una strategia di marketing, ma che è talmente radicata nell'immaginario collettivo da risultare reale. "Dopo la pandemia l'attenzione è tornata sulle relazioni interpersonali e le occasioni di socialità rappresentano un sentimento di felicità. Sono diventate un'esigenza, e di conseguenza un trend di consumo", ha spiegato Vincenzo Russo. In relazione alle festività natalizie si può dire che la riscoperta dell'essenziale che si è avuta dopo il periodo pandemico abbia trovato particolare eco. "Affermare che chi decora prima è più felice è un po' una forzatura. Piuttosto, chi decora prima cerca la felicità, servendosi del Natale per ricreare una dimensione di serenità", ha concluso Russo.
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