Il look della polemica di Elodie, sotto lo spacco un paio di slip cuciti come un body
Non si sono spente le polemiche sul vestito rosso indossato da Elodie nel corso della data romana del suo tour italiano. Per il concerto nelle sua città natale, la pop star ha scelto di indossare un mini abito rosso firmato Valentino caratterizzato da un provocante spacco sul lato. L'abito a collo alto con maxi cut out sulla vita e mini gonna ha lasciato stupiti i fan per la profonda apertura lungo la coscia, che arrivava fino alla vita. Insomma, un live fatto di provocazioni, quello della cantante romana, che aveva scelto anche di indossare una maglia con la scritta "vaffa*****".
L'abito rosso con il maxi spacco
Il vestito è stato definito inadeguato ed eccessivo, perché nel corso dell'esibizione la cantante avrebbe corso il rischio di mostrare qualcosa di più. La gonna cortissima si chiudeva appena sopra al fianco lasciando aperto uno spacco lungo la coscia. Meraviglioso e provocante, ha scatenato non poche critiche, facendo riemergere il ricordo del famoso abito di Belen Rodriguez a Sanremo nel 2012 e il tatuaggio della farfalla che fece tanto discutere. Elodie non si ferma ad ascoltare la pioggia di critiche e continua nel percorso di autodeterminazione di sé e del proprio fisico, anche con un vestito che non ha incontrato la completa approvazione del pubblico.
La risposta della cantante
Elodie rivendica la propria libertà di espressione e il suo diritto a mostrare il proprio corpo. Già per l'uscita del singolo A fari spenti aveva posato nuda con i capelli lunghissimi a coprirle il seno come a una dea, immagine ripresa poi dal fumettista Milo Manara e diventata copertina del clubtape uscito il 6 ottobre scorso. Già allora aveva risposto alle critiche riaffermando il suo diritto a utilizzare il suo fisico "per me è arte e libertà", aveva affermato. Di nuovo sotto accusa per l'abito rosso la cantante ha scelto di rispondere con ironia alle critiche che hanno invaso i social network. "La tengo como todas", ha chiosato su Twitter, citando la collega Laura Pausini che, nel corso di un concerto in Perù nel 2014 si è dovuta esibire in vestaglia a causa di un problema con l'abito. Ovviamente non c'è stato il bisogno di specificare che il vestito era stato realizzato come un body e sotto la gonna incriminata era state cucite delle mutande incorporate. Nessun rischio quindi di mostrare nulla sul palco. Per buona pace dei benpensanti.