Il generale Vannacci critica la gonna di Mengoni e dimostra di non capire neanche di moda
La scelta di Marco Mengoni di indossare una gonna in pelle nella prima serata del Festival di Sanremo 2024 ha scatenato le critiche del generale Vannacci. In un'intervista al giornale online mowmag ha commentato la decisione del conduttore di indossare un capo ormai considerato da molti come genderless.
Cosa ha detto il generale Vannacci sulla gonna di Mengoni a Sanremo 2024
Marco Mengoni è stato un vero e proprio re dello stile contemporaneo in occasione della sua co-conduzione al Festival di Sanremo. Il cantante ha sfoggiato una serie di look davvero super glamour, tra cui una gonna midi in pelle. Una scelta che sul palco dell'Ariston era già stata sdoganata da Mahmood nel 2022, quando si era esibito con Blanco sulle note di Brividi, e che è stata riproposta anche da Alessandro De Santis dei Santi Francesi. Il cantante, che si presenta come una figura lontana dall'idea di maschio tossico, ha intonato Hallelujah di Leonard Cohen con una gonna nera ricca di ricami firmata Dolce&Gabbana amatissima sui social e all'Ariston: decisamente uno dei look più riusciti della quarta serata.
Il generale Vannacci, noto per le sue posizioni per niente progressiste e attuali, non si è potuto trattenere dal commentare la scelta stilistica di Mengoni. "Ognuno è libero di indossare quello che vuole, ma non si stupisca poi Marco Mengoni se qualcuno ride di lui perché indossa una minigonna." Tralasciando che non si trattava di una minigonna ma di un capo molto contemporaneo di Fendi, il generale Vannacci dimostra di non essere al passo con i tempi, visto che in tutto il mondo della moda e dello spettacolo ormai abbatte gli stereotipi di genere anche attraverso capi un tempo considerati tradizionalmente maschili o femminili.
La critica del generale Vannacci a Mengoni
Sempre a Mowmag, il generale non si è trattenuto da aggiungere un riferimento al mondo occidentale come emblema di una mascolinità forte e tradizionale, quando il realtà proprio la società occidentale sta sdoganando gonne, pailletttes, abiti e scarpe con il tacco anche per gli uomini e i ragazzi. "Lui è libero di farlo perché non offende nessuno ma è libera altrettanto la critica, o almeno così dovrebbe essere, perché nel mondo occidentale, a meno che non si abiti in Scozia, gli uomini non vanno in giro con la minigonna".
Il generale Vannacci, sempre nella stessa intervista, non si è limitato a una critica stilistica, ma ha aggiunto la sua immancabile critica sociale complottista: "È sicuro che ci sia un tentativo di imporre un determinato modello all'interno della nostra società, un modello che rappresenta le minoranze". È necessario, quindi, smentire il generale Vannacci sottolineando che sì, gli uomini, anche quelli non residenti in Scozia che sfoggiano il tradizionale kilt, indossano la gonna, acquistando ancora più fascino agli occhi del pubblico. Dunque mettendo da parte il triste attacco a minoranze ancora troppo marginalizzate, è necessario ribadire che la gonna non sovvertirà il presunto ordine costituito, come teme il generale, ma consentirà a uomini e ragazzi di esprimersi a pieno per ciò che sono.