Il Diavolo Veste Prada, le 24 curiosità che nessuno conosce sul film
Il Diavolo veste Prada è uno dei film più amati dagli appassionati di moda: è ispirato all'omonimo romanzo di Lauren Weisberger, è stato firmato da David Frankel nel 2006 e ancora oggi tiene incollati milioni di spettatori alla tv. Non sorprende, dunque, che a oltre 10 anni dal debutto continui a essere trasmesso con frequenza (questa sera, ad esempio, andrà in onda su Canale 5). La storia è ormai nota a tutti: la protagonista Andy Sachs, interpretata da Anne Hathaway, è una giovane giornalista che si ritrova a lavorare come assistente della rivista fashion "Runway" al fianco di durissima Miranda Priestly, personaggio ispirato ad Anna Wintour e interpretato da Meryl Streep. Se all'inizio la giovane è spaesata e decisamente poco trendy, giorno dopo giorno subisce un'evoluzione, diventando una vera e propria icona di stile tra tacchi a spillo, cappottini sofisticati, minigonne glamour. In quanti conoscono tutte le curiosità legate ai personaggi, alla storia vera e al film stesso?
1. Il film è una storia vera ed è ispirato al libro di Lauren Weisberger, che compare in una delle scene – "Il Diavolo Veste Prada" è tratto dall'omonimo romanzo firmato da Lauren Weisberger. Quest'ultima compare in una delle scene del film, interpreta infatti la tata delle gemelle. La si intravede però solo in una breve sequenza, ovvero quando legge alle bimbe l’agognato manoscritto di Harry Potter, la cui ricerca ha messo a dura prova la protagonista Andrea.
2. Il terrore degli stilisti a causa di Anna Wintour – È ormai risaputo che Miranda Priestly sia un personaggio ispirato ad Anna Wintour, la direttrice di Vogue, diventata famosa proprio per essere severa ed esigente. È proprio per evitare possibili ripercussioni sulla carriera da parte di quest'ultima che alcuni stilisti si sono rifiutati di partecipare alle riprese dell'iconico film. La costumista Patricia Field ebbe addirittura molte difficoltà nel reperire vestiti originali per lo stesso motivo.
3. Anna Wintour non fu invitata alla premiére del film – Nonostante i riferimenti a lei nel personaggio interpretato da Meryl Streep, Anna Wintour non venne invitata alla premiére del film. Presenziò solo a una proiezione destinata alla stampa, alla quale si presentò in un total look firmato Prada
4. La scena con Miranda struccata è stata voluta da Meryl Streep – Tra scene iconiche del film c'è quella in cui la direttrice "tutta d'un pezzo" Miranda mostra il suo lato più vulnerabile parlando con Andy dei possibili effetti del divorzio sulle sue figlie. La cosa che in pochi sanno è che lo sketch è stato voluto da Meryl Streep, che non ci ha pensato su su due volte a lasciarsi immortalare stuccata i fronte i riflettori.
5. Andy nel libro in realtà è bionda – Andy è la protagonista de Il diavolo veste Prada e nel film viene interpretata magistralmente da Anne Hathaway. Nonostante nella pellicola sia mora e sempre positiva, in verità nel libro viene descritta in modo completamente diverso: la "vera" Andy è bionda e sfiora spesso le crisi di nervi a causa del suo lavoro.
6. I costumi sono costati 1 milione di euro
"Il Diavolo Veste Prada" non sarebbe stato lo stesso senza i meravigliosi abiti e accessori griffati indossati dalle protagoniste. Cappottini sofisticati, lunghi abiti da sera, maxi collane Chanel, tacchi a spillo Louboutin, l'intero guardaroba del film è costato circa 1 milione di euro ed è stato curato dalla costumista Patricia Field, che si è ispirata ai look più gettonati ed eleganti proposti in passerella e sulle riviste di moda.
7. Meryl Streep si è tinta i capelli di bianco per il ruolo
Meryl Streep ha sempre portato i capelli biondi fin dagli esordi della sua carriera ma ne "Il Diavolo Veste Prada" ha deciso di tingerli di bianco. Il motivo? Così facendo, avrebbe avuto maggiori libertà in fatto di look. Il bianco, infatti, poteva essere abbinato a una varietà infinita di colori senza creare effetti stridenti poco glamour.
8. Emily Charlton doveva essere americana
Emily Charlton è la prima assistente di Miranda Priestly che nel film viene interpretata da Emily Blunt ma la cosa che in pochi sanno è che quel personaggio doveva essere affidato a una donna americana e non britannica come l'attrice. Il motivo? Nel mondo della moda, si ritiene che gli inglesi trasferitisi in America non siano abbastanza sofisticati per il fashion system.
9. Anne Hathaway è prima ingrassata e poi dimagrita per il ruolo
Gli sceneggiatori di "Il Diavolo Veste Prada" hanno chiesto non pochi sacrifici alla protagonista Anne Hathaway. Inizialmente ha dovuto mettere su 4 chili per interpretare la Andy in versione "sciatta", poi, quando ha iniziato a indossare gli abiti griffati che hanno fatto storia, è stata costretta a sottoporsi a una dieta drastica per perderli, così che le taglie campione le entrassero. In alcune scene del film indossava un'imbottitura speciale per far sembrare che non era dimagrita.
10. Meryl Streep ha cambiato una delle battute più famose
Tra le ultime scene de "Il Diavolo Veste Prada" c'è quella cui Miranda è seduta in un'auto con Andy e le dice addio con queste parole: "Tutti vogliono essere noi". La sceneggiatura originariamente era diversa, la battuta doveva essere "Tutti vogliono essere me" ma è stata la Streep in persona a modificarla, rendendola ancora più epocale.
11. Meryl Streep stava per rifiutare il ruolo
Meryl Streep sembra essere nata per il ruolo di Miranda Priestly ma la cosa che in pochi sanno è che stava per rifiutare l'incarico dopo aver letto la sceneggiatura. Nonostante fosse certa che il film avrebbe avuto successo, era titubante a causa dello stipendio considerato troppo basso. Solo dopo che la produzione raddoppiò l'offerta iniziale, l'attrice accettò.
12. Ci è voluta una giornata intera per le scene del cappotto
Chi non ricorda le scene in cui Miranda all'arrivo in ufficio lascia il suo cappotto sulla scrivania di Andy? Anche se sono state montate in modo impeccabile, ci è voluta una giornata intera per rendere tutto perfetto. Tra il braccio che non veniva mosso sempre allo stesso modo e il cappotto che cadeva dal tavolo, la Streep ha dovuto ripetere ogni singola scena almeno 30 volte.
13. Meryl Streep ha donato tutti gli abiti in beneficenza
Meryl Streep, alias Miranda Priestley, non ha più gli abiti griffati indossati sul set de "Il Diavolo Veste Prada". Consapevole del loro valore esorbitante, ha deciso di darli in beneficenza, così da aiutare le persone bisognose.
14. Gisele Bündchen viene menzionata nel libro – La nota attrice di origini brasiliane viene menzionata nel libro de "Il Diavolo Veste Prada" e, quando la produzione del film glielo ha proposto, ha accettato di apparire in una delle scene. L'unica sua richiesta? Non ha voluto interpretare se stessa, le è stato dato infatti il ruolo di collega di Emily.
15. Trovare le gemelle non è stato semplice – Qual è stato il casting più lungo e complesso del film? Quello che permesso alla produzione di trovare le gemelle. A fare il provino sono arrivate centinaia di coppie di bambine identiche ma solo alla fine sono state trovate le due attrici che hanno interpretato il ruolo in modo magistrale.
16. Anne Hathaway non era l'unica candidata al ruolo di Andy – Quando pensiamo ad Andy di "Il Diavolo Veste Prada" ci viene subito in mente Anne Hathaway ma la verità è che non era scontato che sarebbe stata scelta lei. Le candidate al ruolo erano moltissime, da Juliette Lewis (famosa per il film "Cape Fear" di Martin Scorsese) a Claire Danes (l'attrice di "Romeo + Giulietta" di Baz Luhrmann.
17. Le difficoltà nel trovare l'attore che ha interpretato Nigel – Trovare l'attore che ha interpretato Nigel non è stato semplice, dopo mesi di casting la produzione navigava ancora nel buio. A sole 72 ore dall'inizio delle riprese ai provini si è presentato Stanley Tucci e alla fine la scelta è ricaduta proprio su di lui.
18. Il personaggio di Emily esiste davvero – Emily, la prima assistente di Miranda interpretata da Emily Blunt, è un personaggio ispirato a una persona realmente esistente. Si chiama Plum Sykes e, anche se oggi è una scrittrice, in passato è stata assistente di Anna Wintour.
19. Prima del film la Hathaway aveva recitato solo in film per bambini – Prima de "Il Diavolo Veste Prada" Anne Hathaway aveva recitato solo in film per bambini come "Ella Enchanted" e "The Princess Diaries". Il ruolo di Andy l'ha aiutata a dare una svolta drastica alla sua carriera.
20. Le scene a Parigi non rientravano nelle spese – Le scene girate a Parigi hanno rischiato di essere annullate e il motivo è molto semplice: non era sicuro che la Fox accettasse di finanziare il viaggio. Alla fine, però, la richiesta è stata accolta positivamente, anche se sono Anne Hathaway e Simon Baker sono volati nella capitale francese. Pagare il viaggio anche a Meryl Streep sarebbe stato troppo oneroso, dunque le sue scene parigine in realtà sono state filmate negli Stati Uniti.
21. Nell'ultima scena c'è un errore – L'ultima scena del film è quella che mostra Andy che per la prima volta si "libera" di Miranda, non rispondendo alla sua telefonata e dando il via alla sua nuova vita. I più attenti, però, avranno sicuramente notato che c'è un errore: quando viene fatto il primo piano sul telefono è evidente che la chiamata sia in uscita e non in entrata.
22. La figlia di Meryl Streep è stata "eliminata" – In una delle scene del film compariva anche la figlia di Meryl Streep, Mamie Gummer. Aveva interpretato una barista di Starbuck ma, quando le riprese arrivarono al termine, la sua parte è stata tagliata.
23. Meryl Streep ha tenuto le distanze da tutti gli altri attori – Volendo interpretare al meglio il ruolo di Miranda, Meryl Streep ha voluto mantenere le distanze dal resto degli attori anche nella vita reale, così da non apparire troppo amichevole sul set. Non appena ha incontrato Anne Hathaway, ad esempio, ha affermato: "Penso che tu sia perfetta per il ruolo. Sono così felice che lavoreremo insieme. Questa è l'ultima cosa carina che ti dirò".
24. Il film ha contribuito a rendere il mondo della moda meno elitario – Prima che "Il Diavolo Veste Prada" raggiungesse il successo, il mondo della moda era estremamente elitario, riservato solo agli "addetti ai lavori". Il film, invece, ha contribuito a rendere il settore un tantino più popolare.