Il cambiamento della principessa Anna: come è passata da figlia ribelle a reale più amata
Oggi la principessa Anna è il membro della royal family più amato, ha surclassato anche Kate Middleton, che si è dovuta accontentare del secondo posto. Dedita al lavoro, è stata la Windsor che ha presenziato a più eventi ufficiali lo scorso anno, e anche nel 2024, iniziato da appena 3 mesi, ha dato prova del suo impegno, affiancando spesso la regina Camilla durante le varie cerimonie a cui il re non ha potuto partecipare a causa delle sue note condizioni di salute. Con Carlo III impegnato nelle cure contro il cancro e Kate Middleton misteriosamente fuori dalle scene dopo un intervento all'addome, la principessa Anna è diventata ancor più un punto di riferimento per familiari e sudditi, ma non è sempre stato così.
Se oggi siamo abituati a un'immagine della secondogenita di Elisabetta II composta e posata, la giovane Anna era in realtà una ribelle, insofferente ai fotografi e alla stampa, sempre pronta a rimproverare la loro invadenza con parole spesso non eleganti né aristocratiche. Chiacchierata per la sua vita sentimentale, la principessa reale ha passato una giovinezza sotto osservazione, e ha sempre dimostrato la sua suscettibilità a questa condizione; con lo stesso temperamento del padre, il principe Filippo, di cui era la figlia favorita, nei primi anni non si è mai risparmiata commenti e critiche sgradevoli, risposte infastidite e sfuriate pubbliche. La sua immagine era compromessa. "Amo lui. Odio lei.", aveva scritto Marjorie Proops, storica giornalista del Daily Mail riferendosi alla principessa e al fratello Carlo. Anna era diventata il capro espiatorio della famiglia reale, era necessario lavorare sulla percezione che il pubblico aveva di lei. E l'occasione si presentò esattamente cinquant'anni fa, dopo un fallito tentativo di rapimento.
La "principessa musona"
Da sempre insofferente alle telecamere, uno dei momenti più complicati per la principessa fu nel luglio del 1970 in occasione di una visita negli Stati Uniti. Mancava un mese al suo ventesimo compleanno e farle affiancare il fratello Carlo a Washington per incontrare il presidente Richard Nixon alla Casa Bianca era l'occasione per proiettare l'unica figlia di Elisabetta II sulla scena mondiale. L'evento non fu un successo: la principessa Anna incalzò un giornalista accusandolo di dire delle "sciocchezze" (in termini in po' meno aulici) e agli altri dichiarò che non avrebbe rilasciato interviste. Tornò nel Regno Unito con un nuovo titolo, quello di "Princess Sourpuss", ossia la principessa musona.
Le cose in patria non migliorarono. Erano appena state istituite le passeggiate reali, per avvicinare la corona alle persone, un'attività non particolarmente amata dalla principessa, che sembra abbia dato dello "sciocco idiota" a un ragazzino. Nemmeno alle gare di equitazione veniva lasciata in pace, assalita dalla stampa utilizzava le frasi più colorite per dire ai giornalisti di andarsene. Il Daily Mail scriveva: "Una tradizione del Badminton Horse Trials è che la principessa Anna perderà le staffe almeno in uno dei tre giorni". Torna negli Stati Uniti nell'estate del 1982 e riesce a guadagnarsi un articolo sul Times, il cui titolo recitava: "La principessa Anna mette gli americani al loro posto".
Il tentato rapimento e il cambio di atteggiamento
La reputazione della principessa era danneggiata, era necessario un cambio di rotta. A fare da spartiacque tra l'immagine della principessa scortese e quella più amata fu il tentativo di rapimento di cui fu vittima il 20 marzo del 1954. La sua macchina venne fermata proprio nei pressi di Buckingham Palace da un uomo armato che, dopo aver sparato alla scorta, intima alla principessa di scendere. In questo caso il suo temperamento le fu d'aiuto "non ci penso nemmeno", avrebbe risposto la figlia di Elisabetta II e Filippo.
Il pericolo fu sventato e successivamente il padre ha scherzò: "Se quell'uomo fosse riuscito a rapire Anna, lei gli avrebbe sicuramente fatto passare l'inferno durante la prigionia". Fu l'occasione per la principessa di ricostruire la sua immagine, invece di atteggiarsi da vittima divertì il pubblico quando in un'intervista dichiarò: "Quando mi ha afferrato il braccio la parte posteriore del vestito si è rotta e le spalle si sono staccate. Era un bel vestito nuovo".
La nuova principessa Anna
La secondogenita della sovrana cercò di prendere il meglio da quell'avvenimento, che le portò un'improvvisa ondata di approvazione da parte dei cittadini. Nel frattempo Carlo aveva annunciato il matrimonio con Diana e finalmente il regno aveva la sua principessa delle favole, Anna poteva così vivere tranquilla e dedicarsi ai suoi interessi e alla beneficienza.
Prese parte a tour in Bangladesh, India, Beirut e in molte parti dell'Africa assieme Save the Children, senza mai dare spettacolo e aiutando l'associazione in sordina. La stampa iniziò ad accorgersi del suo impegno nel tempo. Ora la principessa Anna, a 73 anni è al massimo della sua popolarità, apprezzata l'impassibilità dimostrata nei giorni successivi alla morte della regina, ha avuto anche un ruolo molto importante durante la cerimonia di incoronazione di re Carlo, di cui è e rimarrà un'eterna alleata.