Festival di Sanremo 2025

I look migliori e peggiori nella storia del Festival di Sanremo: la classifica di Jonathan Kashanian

Sanremo 2025 è alle porte: la kermesse significa musica, ma anche look e moda. Tutti sono curiosi di sapere cosa indosseranno gli artisti in gara quest’anno. Ma come se la sono cavata quelli delle precedenti edizioni? Lo abbiamo chiesto a Jonathan Kashanian.
A cura di Giusy Dente
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Sanremo 2025 è alle porte, ma negli anni scorsi cosa è successo sul palco dell'Ariston? Tanta musica, sì, ma il Festival non è solo questo: è anche look, moda, per qualcuno è un'occasione per trasmettere un messaggio attraverso la propria immagine. Ma ce ne è poi davvero bisogno? Lo abbiamo chiesto a Jonathan Kashanian, che è andato a ritroso nel tempo per recuperare gli outfit migliori e peggiori nella storia della kermesse. Dagli abiti che hanno fatto la storia decenni fa a quelli iconici più recenti, da chi ha osato a chi ha voluto parlare attraverso i vestiti, strafalcioni e mosse vincenti: ecco la sua personale classifica.

I migliori look nella storia di Sanremo

Menzione d'onore per Valeria Mazza, che nonostante siano passati quasi 30 anni resta nella storia del Festival come una delle meglio vestite. Jonathan Kashanian non ha potuto fare a meno di menzionarla per prima, ricordando quanto fosse incantevole nei suoi abiti in lamé firmati Versace: "Non ha sbagliato un look. Una Valeria Mazza meravigliosa".

Valeria Mazza in Versace, 1996
Valeria Mazza in Versace, 1996

Stessa Maison, diverso anno e diversa donna: come non ricordare Patty Pravo in versione geisha a Sanremo 1984: "Rimasta negli anni lì come un poster appeso nella nostra cameretta".

Patty Pravo, 1984
Patty Pravo, 1984

Salto nel tempo ai giorni nostri, a una vera diva: un'attrice di talento e una donna di grande fascino, che difatti ha incantato tutti l'anno scorso. Jonathan Kashanian ha messo Luisa Ranieri tra i best look. Nel 2023 è stata ospite della serata finale e ha letteralmente rubato la scena: "Sensuale senza mai essere volgare. Quegli spacchi e quei tagli la rendono una vera femmina".

Luisa Ranieri in Versace, 2023
Luisa Ranieri in Versace, 2023

Ma la regina di tutte resta Loredana Bertè, un nome che ha fatto la storia della kermesse con molteplici chiacchieratissimi look: ha osato, ha provocato come solo lei sa fare. Un episodio su tutti: quando arrivò sul palco con un pancione finto. La sua firma negli anni, fino ai giorni nostri, sono le gambe in primo piano da eterna ventenne.

Loredana Berté in custom made Valentino, 2024
Loredana Berté in custom made Valentino, 2024

Sul fronte maschile la memoria è tornata subito alla vittoria di Blanco e Mahmood a Sanremo 2022, vittoria sul fronte musicale e sul fronte stilistico. Si sono imposti come il simbolo di una generazione libera di esprimersi: "Hanno fatto sognare con mantelli, camicie trasparenti, gonne improvvisate. Non ce lo aspettavamo".

Mahmood in Burberry e Blanco in Valentino, 2022
Mahmood in Burberry e Blanco in Valentino, 2022

E impossibile non ricordare i quadri di Achille Lauro nell'edizione 2021, ispirati al concetto di libertà: da vero trasformista, ha sfoggiato cinque diversi look ispirati a figure del passato che hanno lasciato il segno, per il loro modo di vivere, tutte creazioni complesse e curate in ogni dettaglio. Tutti gli appassionati del Festival ricordano il momento iconico in cui si è tolto il mantello di velluto rivelando la tutina semitrasparente.

Achille Lauro in Gucci, 2021
Achille Lauro in Gucci, 2021

L'anno successivo è Sabrina Ferilli a lasciare il segno: "Vestita con N°21 da Alessandro Dall'Acqua, un vestito color carne semplice e svolazzante, si siede sulle scale e col suo tipico accento romano dice: io non ho nessun discorso, ho portato quello che di meglio avevo, me stessa".

Sabrina Ferilli in N°21, 2022
Sabrina Ferilli in N°21, 2022

I peggiori look visti al Festival di Sanremo

Sabrina Ferilli ha espressamente dichiarato di non avere niente da insegnare a nessuno e di avere semplicemente la sua autenticità, da regalare al pubblico sanremese. Chiara Ferragni ha fatto esattamente l'opposto. Nella sua avventura da co-conduttrice di Sanremo ha preferito utilizzare la moda per lanciare dei messaggi. Come dimenticare la stola, diventata virale sui social per giorni, con la scritta "Pensati libera". Oppure l'abito effetto nudo che disegnava le forme del corpo. Ogni outfit aveva un significato: ma ce ne era bisogno? A detta di Jonathan Kashanian no, difatti l'ha inserita nell'elenco dei peggiori: "Trovo sbagliato dover per forza giustificare la propria presenza col lancio di un messaggio. Puoi stare sul palco semplicemente per chi sei, non c'è bisogno di dimostrare di essere qualcosa di più, di forzare la mano. Io ho visto una forzatura nell'atteggiamento e anche nel look. E non usiamo la scusa del: volevo lanciare un messaggio di libertà per tutte le donne. A volte siamo solo un po' esibizionisti. Basta ammetterlo". 

Chiara Ferragni in Dior, 2023
Chiara Ferragni in Dior, 2023

Jonathan ha bocciato anche Antonella Clerici, con le sue gonne a meringa super voluminose: "Gliela passiamo nel 2005 in rosa perché le vogliamo bene e stava bene col biondo. Ma non gliela passiamo di certo nel 2010 in versione can-can, Moulin Rouge, bandiera dell'Italia".

Antonella Clerici
Antonella Clerici

Too much anche Ivana Spagna nel 2008: "Un look palesemente sbagliato, eccessivo, dove tutto è troppo: stivali, braccialetti, calze, pizzo doppiato, giacca in pelle, guanti. Avrei tolto tutto e tenuto solo la voce".

Ivana Spagna
Ivana Spagna

Un altro nome che ha fatto la storia di Sanremo è certamente quello di Anna Oxa, anche lei grande provocatrice, donna coraggiosa, pronta a osare e mettersi in gioco, a trasformarsi e far parlare di sé. Sono iconiche le foto di lei vestita da uomo nel 1978 e ancora di più quelle del look con perizoma in vista, sul palco nel 1999. Di recente l'abbiamo vista diversa: "Cosa è successo in questi anni? Perché questi look trasandati? Come mai? Cosa vuole comunicare Anna Oxa coi suoi look oggi? Purtroppo per me niente" ha concluso Jonathan.

Anna Oxa
Anna Oxa

Bocciata anche Elettra Lamborghini, da cui forse ci si aspettava qualcosa di più: "Ma che le sarà venuto in mente per vestirsi come una maestra di balli caraibici? Quei pantaloni troppo a zampa, troppe balze, troppe rouches, troppe piume".

Eletttra Lamborghini, 2020
Eletttra Lamborghini, 2020

Sul fronte maschile, male Dargen D'Amico coperto di peluche e Fabio Fazio nel 2000. Bocciata anche Belén Rodriguez, ma non per la chiacchierata farfallina, bensì per un abito che non era per niente indicato all'occasione: "Ai tempi dissi che sembrava un copricostume in saldi".

Belén Rodriguez in Fausto Puglisi, 2012
Belén Rodriguez in Fausto Puglisi, 2012

E male anche per l'insospettabile Michelle Hunziker! Nonostante sia una grande amica di vecchia data, Jonathan Kashanian non ha potuto fare a meno di ricordare il look sbagliato a Sanremo 2007: "Sembrava un Ferrero Rocher".

Michelle Hunziker in Valentino, 2007
Michelle Hunziker in Valentino, 2007
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