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I look iconici di Renato Zero dagli anni ’70 a oggi: le trasformazioni che hanno fatto la storia

Dagli Settanta a oggi Renato Zero ha anticipato le mode e lanciato le tendenze, cambiando sempre immagine: ieri il giullare, oggi lo stregone, domani chissà.
A cura di Beatrice Manca
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Trasformista, stravagante, irriverente: Renato Zero è sempre stato in anticipo sui tempi. Un'artista senza paura di osare, che ha cambiato il costume, oltre alla musica, con la sua libertà espressiva. Piume, paillettes, glitter: Renato Zero ha sfumato i confini tra maschile e femminili decenni prima che la parola "genderless" fosse inventata. Dai ricci neri degli anni Settanta alle tutine alla David Bowie, Zero ha attraversato i decenni trasformandosi con un manto – e un volto – sempre nuovo. La sua passione per i travestimenti nasce fin da ragazzo, quando rubava i trucchi alle sorelle per andare a ballare al Piper, storico club di Roma. Da allora, il suo stile non ha mai smesso di far rivoluzione. Con due serate evento Canale 5 vuole celebrare il 70esimo compleanno e i 55 anni di carriera di Renato Zero trasmettendo i concerti sold out al Circo Massimo di Roma.

Renato Zero e Loredana Berté
Renato Zero e Loredana Berté

Renato Zero con i ricci lunghi negli anni Settanta

Negli anni Settanta Renato Zero è già una star: le ragazze lo amano, i loro genitori guardano con sospetto tutto quel trucco sugli occhi e i capelli lunghi, da hippie. Ma la sua chioma corvina è il suo punto di forza, ciò che lo distingue in una scena musicale ancora legata a un'immagine maschile molto rassicurante e tradizionale.

Loredana Berté e David Bowie
Loredana Berté e David Bowie

Spesso viene fotografato insieme a un'altra leggenda della musica italiana, Loredana Berté, con cui condivide il temperamento ribelle e anticonformista. All'inizio della sua carriera Renato Zero sfoggia un iconico taglio con ricci lunghi e vaporosi e una pesante frangetta sugli occhi,  sempre rigorosamente truccati.

Renato Zero, foto via Instagram
Renato Zero, foto via Instagram

La tutina, gli stivali bianchi e il viso truccato per l'album Zerofobia

I costumi di Renato Zero spesso sono maschere teatrali, allegorie: ama Pierrot e spesso si ispira a clown e figure circensi nei suoi costumi, ma in una versione più concettuale e malinconica. Sulla copertina dell'album Zerofobia, nel 1977, si presenta vestito di bianco: stivali con il tacco alto, mantello iridescente e il volto con il cerone bianco incorniciato dai ricci neri. Le guance rosse e le labbra dipinte lo rendono una versione misteriosa di Pierrot.

Renato Zero nel 1977
Renato Zero nel 1977

I look leopardati di Renato Zero negli anni Settanta

Renato Zero negli anni Settanta ha esplorato un'idea di mascolinità più libera e audace, colorata e fuori dagli schemi. Tra i look più irriverenti di Zero ci sono le tutine leopardate indossate nei tour e nei servizi fotografici. Sul palco Renato Zero si rivela un vero animale da palcoscenico e scandalizza i benpensanti a suon di fantasie animalier e testi provocatori sui nostri desideri nascosti. Vedi alla voce: Mi Vendo.

Renato Zero, foto dal sito renatozero.com
Renato Zero, foto dal sito renatozero.com

Renato Zero con le tute e i mantelli per Triangolo

Arrivano i tempi di Zerolandia, uno dei suoi album più famosi. Sul palco Zero indossa tute aderenti e colorate, spesso con il simbolo del triangolo ricamato, in omaggio al celebre brano. Il tema della sessualità è sempre ricorrente nelle canzoni di Renato Zero, e i suoi look esaltano un'estetica androgina che oggi definiremmo queer.

Renato Zero sul palco, foto dal sito ufficiale renatozero.com
Renato Zero sul palco, foto dal sito ufficiale renatozero.com

Per due decenni Renato Zero ha sperimentato con travestimenti, mantelli, parrucche e make up: a volte si ispira al mondo degli animali, tra piume e giacche tigrate, altre alle fiabe. Oggi è la strega cattiva, domani il menestrello. Ma nel cuore resta sempre il giullare che ci mette di fronte ai nostri vizi e alle nostre ipocrisie.

Renato Zero nel 1979, foto via Instagram
Renato Zero nel 1979, foto via Instagram

La svolta minimal di Renato Zero negli anni Novanta

Ha sempre rifiutato il paragone con David Bowie: è vero che entrambi hanno sdoganato una certa estetica glam rock, ma è anche vero che Renato Facchini (per tutti Renato Zero) ha portato avanti un percorso assolutamente unico e originale. Negli anni Novanta arriva la svolta minimalista: via il trucco, via le paillettes. Rispecchiando l'estetica più asciutta del decennio, Renato Zero porta i capelli lisci e torna a indossare completi scuri, tra camicie oversize e blazer.

Renato Zero nel 1995
Renato Zero nel 1995

Renato Zero oggi: occhiali tondi e cappello

Ma le giravolte di stile non sono mai finite: il Renato Zero degli anni Dieci è un personaggio pop e ironico, con occhiali tondi e spessi, camicie stampate e cappelli. Dal Fedora alle bombette, i cappelli diventano i suoi accessori must.

Renato Zero nel 2016
Renato Zero nel 2016

Negli ultimi anni Renato Zero ha preferito outfit monocromatici, spesso in total black, come emblema della sua maturità artistica. I divi della generazione Z sono debitori di Renato Zero, il primo a stravolgere tutte le regole. Uno, nessuno e centomila: l'artista che non ha mai smesso di trasformarsi continua a essere più amato che mai.

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