H&M lascia la Russia definitivamente: “Impossibile andare avanti”
Il colosso del fast fashion H&M si ritira dalla Russia. Il gruppo svedese ha annunciato la decisione con una nota ufficiale, parlando di "sfide operative" e di "un futuro imprevedibile" per via della guerra. "Data la situazione attuale – spiega la Ceo del gruppo Helena Helmersson – riteniamo impossibile continuare a operare in Russia".
Facciamo un passo indietro: il 2 marzo 2022 H&M aveva interrotto le vendite in Russia, come molti altri marchi del lusso e della moda low cost, da Chanel a Uniqlo. Adesso il brand svedese fa un passo in avanti e comunica che sta prendendo le misure necessarie per ritirarsi dalla Russia, Paese dove è presente dal 2009. "Il nostro lavoro non può continuare sotto le attuali circostanze che colpiscono moltissimi colleghi – si legge nel comunicato – L'obiettivo ora è assicurare una conclusione responsabile e supportare i colleghi coinvolti nel modo migliore per i prossimi mesi". Il Ceo della catena di abbigliamento, Helena Helmersson, ha espresso "tristezza" per l'impatto che la decisione avrà sui dipendenti, ma ritiene "impossibile" continuare con il proseguire della guerra.
Il primo passo, specifica l'azienda, è di riaprire temporaneamente i negozi chiusi per vendere le scorte di magazzino rimaste in Russia. Secondo Bloomberg, H&M prevede di contabilizzare costi per 2 miliardi di corone (170 milioni di euro circa) dal processo. Altri brand stanno valutando – o hanno già annunciato – simili decisioni: il mese scorso Nike ha annunciato l'uscita dal mercato russo, così come ha fatto McDonald. Il gruppo spagnolo Inditex, proprietario di Zara, sta "monitorando" la situazione in Russia: in attesa di una decisione definitiva, i negozi rimangono temporaneamente chiusi.