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Giorgia Soleri dalla parte delle donne: col cappellino celebra la lotta al patriarcato

Giorgia Soleri tra le strade di Palermo ha aggiunto un tocco originale al suo outfit casual: un cappellino che nasconde un messaggio ben preciso.
A cura di Giusy Dente
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A maggio Giorgia Soleri è stata premiata ai Diversity Media Awards come Creator dell'Anno. Il riconoscimento le è stato assegnato per l'impegno costante nel fare sensibilizzazione su temi di cui fino a poco tempo fa non si parlava affatto: vulvodinia ed endometriosi. La 26enne è arrivata alla diagnosi dopo anni, tra dolori cronici e disattenzione da parte delle istituzioni e dei medici. La sua esperienza personale ha dato vita a una community di incontro e confronto, ma non solo. L'attivista ha collaborato col Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo alla realizzazione di un disegno di legge presentato alla Camera, proprio per il riconoscimento di queste malattie invisibili come croniche e invalidanti. Giorgia Soleri sui social è diventata in breve tempo un punto di riferimento: si espone sugli argomenti che le stanno a cuore, dicendo sempre la sua opinione. Dall'altra parte spesso trova haters pronti a puntare il dito, ma a cui risponde a tono. Dall'autodeterminazione femminile alla lotta al patriarcato, la sua è la posizione di una giovane donna che vuole vivere la propria vita in libertà, senza oppressioni, dover sottostare ad antichi stereotipi maschilisti e senza subire costanti giudizi.

in foto: cappellini Capezzolo
in foto: cappellini Capezzolo

Il messaggio di Giorgia Soleri

L'influencer è volata in Sicilia, nello specifico a Palermo. Qui ieri ha presentato il suo libro, la raccolta di poesie La signorina nessuno. Ha portato con sé i follower, aggiornandoli su tutto e tra una Instagram Stories e l'altra, tra le strade della città, non è sfuggito il messaggio sul suo cappellino. Look casual per la 26enne: top bianco e un paio di pantaloni a vita alta, con fantasia a righe. Ascelle non depilate per lei, fiera sostenitrice dell'idea che una donna debba avere il diritto di scegliere liberamente quando si tratta del proprio corpo, senza condizionamenti derivanti dalla pubblicità, dalla società, dai media.

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E lei si piace così, sta bene con se stessa ed è a proprio agio anche senza rasoio e ceretta. Ha aggiunto un accessorio di un brand che le sta molto a cuore (e non solo a lei), in cui riconosce in pieno i propri valori. Ricordate la t-shirt indossata da Baby Vittoria l'anno scorso? Recava la scritta "fuck patriarcato" ed era firmata Capezzolo. Chiara Ferragni, da donna attenta ai temi della liberazione del corpo e della solidarietà femminile, l'aveva fatta indossare alla sua bambina, forse sperando per lei un mondo diverso e migliore.

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Dello stesso marchio è anche il cappellino di Giorgia Soleri, anche questo con la scritta "fuck patriarcato". Il brand coi suoi capi vuole trasmettere un messaggio preciso: accettare il proprio corpo, abbattere tabù di genere, disuguaglianze e stereotipi. Il cappellino dell'influencer, in denim effetto vintage, costa sul sito ufficiale 29 euro e nella descrizione si legge che serve a "proteggerti dal patriarcato, perché quello è peggio del sole, ti becca pure all'ombra".

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