Gianni Versace, il ricordo del fratello Santo: “Oggi gli direi di non andare a Miami”
Il 2 dicembre 1946 nasceva Gianni Versace, lo stilista calabrese che cambiò la storia della moda grazie a folgoranti intuizioni e a una nuova idea di femminilità. Il 15 luglio 1997 la sua morte prematura sconvolse il mondo, ma il suo genio gli ha garantito l'immortalità, ben oltre i confini della moda. Oggi Gianni Versace avrebbe compiuto 76 anni: il fratello maggiore Santo Versace, che lo ha affiancato nella scalata all'Olimpo della moda, ha raccontato a Fanpage.it i ricordi più belli che ha del geniale stilista."Lui viaggiava sempre con la mente, è stato straordinario in tutti i sensi".
Santo Versace ricorda l'infanzia con Gianni
Santo Versace, imprenditore e presidente fondatore di Altagamma, ha raccontato il rapporto con il fratello Gianni in un libro, Fratelli, edito da Rizzoli. Un modo per fare i conti con il dolore di una perdita, spiega, e di celebrare l'avventura di una famiglia che da Reggio Calabria ha cambiato la moda. Santo Versace è sempre stato il fratello maggiore: protettivo, organizzato, solido. Un uomo concreto, dedito ai numeri, dalla chiara visione imprenditoriale: fu lui a stilare il primissimo contratto per il fratello, ben prima che fondasse la sua etichetta. La divisione dei ruoli era chiara: a Gianni la parte creativa, a Santo l'amministrazione. "Gianni è sempre stato un eterno bambino – ricorda a Fanpage.it – Era maturo e dotato di grande creatività, ma l'episodio che mi colpì di più è quando sparì insieme a un amichetto. Avranno avuto cinque o sei anni. Li abbiamo ritrovati sulle scale della cattedrale di Reggio Calabria che si mangiavano un panino e lui diede già prova di essere un artista: si era portato dietro le forbici della sartoria di nostra madre e aveva tagliato i capelli all'amico".
Santo Versace: "Da Gianni c'era la rivoluzione permanente"
Cresciuto nella sartoria della madre, Gianni Versace aveva la moda nel sangue. Furono le sue intuizioni a fargli fare il salto di qualità, immaginando un futuro ancora da costruire. Gianni e Santo Versace, insieme, portarono la moda italiana in ogni angolo del mondo (perfino sul set di Miami Vice!) stupendo ogni volta. "Gianni è stato sempre capace di cambiare – sottolinea il fratello – ogni sfilata era un evento perché non sapevi mai cosa aspettarti. Era la rivoluzione permanente". Il fratello ricorda soprattutto la grande generosità dello stilista e racconta un episodio speciale che riguarda Maurice Béjart, danzatore e coreografo amico di Gianni Versace. "Bejart amava così tanto Gianni che non indossava nessun altro nei suoi balletti. C'era una sintonia straordinaria tra i due. Una volta disse a Gianni che aveva visto due case a Losanna, di cui una straordinaria, ma aveva budget solo per l'altra. Gianni chiese quant'era la differenza e disse: Santo, ci pensiamo noi?"
Oggi Santo Versace ha lasciato il suo ruolo nella casa di moda e si dedica al cinema (è presidente di Minerva Pictures) e alla beneficienza: insieme alla moglie Francesca ha creato una Fondazione che porta il suo nome impegnata nella tutela delle categorie più fragili, dalle madri carcerate agli anziani. Nonostante siano passati 25 anni dalla morte del fratello, il ricordo del lutto non l'ha mai lasciato. E oggi, confessa, a Gianni direbbe: "Che stronzo che sei, perché sei andato a Miami?"
Il messaggio di Donatella Versace sui social
Anche la sorella minore Donatella Versace, oggi alla guida creativa del marchio della Medusa, ha condiviso sui social un tenero ricordo del fratello Gianni: una foto in bianco e nero che li ritrae da piccoli e una da adulti, quando lavoravano insieme. "Le parole non riescono ad esprimere il genio creativo di Gianni – ha scritto – Ti voglio bene e mi manchi tantissimo. Buon compleanno".