Firenze, a Palazzo Pitti riapre il Museo della moda: 50 abiti che hanno fatto la storia del Novecento
Dopo tre anni riapre il Museo della moda e del costume a Firenze, nello storico scenario di Palazzo Pitti. Come annunciato dal direttore degli Uffizi e del Palazzo, Eike Schmidt, sono state inaugurate dodici nuove sale con una selezione di oltre 50 abiti e costumi delle dive del passato e del presente.
La collezione del Museo della moda a Firenze
Dal mantello-kimono indossato da Eleonora Duse alla tunica di Coco Chanel, passando per gli abiti iconici di Elsa Schiaparelli. Il Novecento è al centro della collezione che segna la riapertura del Museo della moda e del costume a Palazzo Pitti. A quarant'anni di distanza dalla fondazione del Museo all'interno del complesso delle Gallerie degli Uffizi, il polo riapre con una selezione di oltre 50 abiti, ma in primavera sarà possibile far visita a ulteriori dieci sale: quest'ultime saranno dedicate ai costumi della nobiltà dal Cinquecento all'Ottocento.
Tra le perle rare che troviamo lungo i corridoi di Palazzo Pitti splendono le creazioni di Emilio Schubert, meglio conosciuto come il "sarto delle dive", il sarto napoletano che vestì le dive degli anni Cinquanta. Al Museo si possono trovare gli abiti realizzati per Gina Lollobrigida e Sophia Loren. Non mancano anche gli abiti più recenti, come le creazioni dei primi anni Ottanta firmate Gianni Versace, il celebre capo di lingerie realizzato da Jean Paul Gaultier per Madonna.
L'appello di Schmidt a creator e influencer
Come ha sottolineato la curatrice del Museo della moda Vanessa Gavioli, "per l’esposizione permanente la scelta dei curatori si è orientata sui capi più rilevanti della collezione; questi sono stati prima restaurati e poi collocati nelle sale della neoclassica Palazzina della Meridiana, grazie a un gruppo di lavoro altamente qualificato. Ne è risultato un percorso da sogno dove trionfano gli abiti da sera, ma non mancano capi da giorno e accessori”.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi e di Palazzo Pitti ha sottolineato l'importanza dei donatori "per la formazione della inestimabile collezione del museo della moda e del Costume di Palazzo Pitti. L'appello che ora lancio è di continuare con le donazioni per gli anni a venire; è un appello rivolto a tutti, ma specialmente a stilisti, attori, cantanti, come in passato ma ora aggiungiamo anche influencer e creators: donate, per rendere sempre piú bello questo museo unico nel nostro Paese".