Fendi sfila a Milano su una passerella di luce: l’eleganza dell’asimmetria
Primo giorno di sfilate alla Milano Fashion Week: protagonista del primo giorno è Fendi, che ha allestito una speciale passerella luminosa: le modelle camminavano in un fascio di luce, camminando su una passerella arcobaleno. Eleganza, leggerezza e gusto per l'asimmetrica caratterizzano la collezione Autunno/Inverno 2023-24 di Fendi disegnata da Kim Jones, che rilegge i classici sartoriali in una versione alleggerita e glamour. Tra gli ospiti in prima fila Chiara Ferragni (ma senza Fedez) Anna Wintour, l'attrice Christina Ricci e la stilista Donatella Versace.
La collezione Autunno/Inverno 2023-24 di Fendi
C'è un metodo preciso nella costruzione della nuova collezione di Fendi: come in un prisma, la palette colori passa dal buio alla luce: dalla pelle nera e grigia alla morbidezza della maglieria color celeste polvere, per poi illuminarsi con il bianco e infine scaldarsi a pennellate di fucsia, magenta e rosso in abiti lunghi e scivolati, completati da strascichi vaporosi sulla schiena che si illuminano dei colori dell'arcobaleno.
La scenografia infatti è un gioco di luce che ricorda il rosone di una cattedrale e che accarezza con i suoi raggi le modelle che escono in passerella.
Lo stilista Kim Jones rilegge i classici dell'eleganza sartoriale sotto una nuova luce – perdonate il gioco di parole. I pantaloni si indossano sotto gonne coordinate, i gilet maschili avvolgono le braccia, le giacche diventano morbide e oversize. In gioco di contrasti, la pelle incontra la maglieria: i cardigan si allacciano in obliquo o si drappeggiano intorno al collo come sciarpe, gli abiti in maglia avvolgono il corpo come una carezza, esaltandone le forme.
Gli outfit monocromo – una firma stilistica di Kim Jones – sono magnificamente accessoriati dai gioielli disegnati da Delfina Delettrez e dalle borse con maxi logo di Silvia Venturini Fendi. Ai piedi le modelle calzano stivali stringati, anfibi grintosi o mary jane con doppio cinturino sul collo del piede.
L'asimmetria, nella sua accezione più pulita, è la cifra stilistica della sfilata: tagli e allacciature si inseguono in diagonale sul corpo, disegnando nuove geometrie su maglie e camicie. Gli abiti alternano tasselli colorati, in cui il baricentro è spostato impercettibilmente. Come un raggio di luce che disegna una traiettoria in una stanza buia, Fendi taglia, scompone e riassembla, trovando nuove strade per l'eleganza.