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Natale 2024

Esiste l’allegria natalizia? Perché durante le feste siamo (quasi) tutti più felici

A Natale ci sentiamo più buoni e felici: è l’allegria natalizia, su cui la scienza si è interrogata. Ma c’è anche chi le feste le vive negativamente.
A cura di Giusy Dente
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La chiamano allegria natalizia: quell'ondata di felicità che si diffonde con l'avvicinarsi delle feste, che riempie i cuori di gioia e fa sentire tutti più buoni e generosi. A dicembre nelle case si respira una magia nuova: si ha voglia di stare insieme, di mettere in giro decorazioni a tema, di scambiarsi regali, di dire un "ti voglio bene" in più, di guardare stupide commedie d'amore. È una felicità contagiosa su cui anche la scienza si è interrogata.

Che cos'è l'allegria natalizia

L'allegria natalizia esiste? La scienza se lo è chiesto e ha provato a dare una spiegazione a quell'ondata di calore e gioia che il Natale porta con sé, in cui trovano spazio anche un po' di malinconia e un pizzico di nostalgia. Nel 2015 è stato condotto uno studio presso l'Università della Danimarca. A venti persone sono state mostrate sia immagini a tema natalizio che non natalizio, mentre il loro cervello veniva monitorato con una macchina per la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Lo scopo della macchina era studiare l'aumento o la diminuzione dell'attività nel cervello.

Ebbene, la ricerca ha messo in luce che osservando immagini a tema natalizio, alcune aree del cervello si illuminavano: c'era un aumento di attività cerebrale. Si trattava di immagini semplici, che però scatenavano una risposta immediata e inequivocabile, soprattutto nelle aree associate ai ricordi e alla spiritualità. Era una specie di "circuito della felicità", che a sua volta generava altre reazioni corporee: la sensazione di calore nel petto, il battito cardiaco accelerato, un'espressione di felicità sul viso. Una possibile spiegazione data dalla scienza, risiede nel collegamento che si instaura tra quelle immagini (ma vale anche per le pubblicità natalizie) e i ricordi d'infanzia: il cervello e il corpo rievocano quell'eccitazione provata da bambini.

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Che cos'è la sindrome di Bah Humbug

Ogni persona fa le sue personali associazioni con canzoni, cibi e attività: ne deriva la generale allegria natalizia di cui tradizionalmente si parla, che coinvolge la maggioranza delle persone. Ma si tratta comunque di esperienze soggettive: per qualcuno può avere più rilevanza decorare l'albero di Natale, per qualcuno fare il cenone della Vigilia, per altri ascoltare l'omelia natalizia in Chiesa. Dipende dalle tradizioni che sono state instaurate in famiglia, dai rituali a cui ci si è affezionati. Ogni volta che ci relazioniamo con gesti o oggetti natalizi in cui ci rispecchiamo, in cui ritroviamo il nostro passato, ecco che il nostro cervello crea l'emozione dell'allegria natalizia. Proprio per questo, non per tutti il sentimento predominante è positivo a Natale. La mancanza di allegria natalizia è stata chiamata sindrome di Bah Humbug: è l'emozione che prova chi vorrebbe solo che il Natale passasse in fretta e generalmente, si sente così chi associa a questo periodo esperienze negative.

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