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Dubai Chocolate è ovunque: perché siamo ossessionati dalla barretta croccante al pistacchio

Il Dubai Chocolate è ovunque: sia sui social che sugli scaffali dei supermercati. La sua stessa inventrice non si spiega tutto questo successo mondiale.
A cura di Giusy Dente
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Il Chocolate Dubai è ovunque. Instagram è invaso dai video di food blogger che si cimentano con la ricetta. TikTok è pieno di vlog in cui gli influencer assaggiano il prodotto, che complici il passaparola e i social è diventato l'ossessione del momento. Non è il massimo per chi è a dieta, perché il rischio di una voglia improvvisa e incontrollabile di zuccheri è dietro l'angolo. Difficile tenere a bada l'acquolina, dinanzi a questa prelibatezza, capace di far schizzare il diabete alle stelle. La richiesta è tale che è diventata un'impresa anche solo trovare la tavoletta nei negozi: si stanno moltiplicando, infatti, i brand che realizzano la loro versione da mettere sul mercato, ma le barrette vanno a ruba. A cosa si deve, tutto questo successo irrefrenabile?

Come è nato il Chocolate Dubai

Il Chocolate Dubai non è una tavoletta qualunque. La sua particolarità è il ripieno goloso: in un guscio di cioccolato fondente si nasconde un cuore croccante di pasta kataifi e pistacchio (questo l'abbinamento originale). È stato creato per la prima volta nel 2021 da Sarah Hamouda, una donna britannico-egiziana residente a Dubai. È stato poi messo in commercio col nome "Can't Get Knafeh of It" dal marchio Fix Dessert Chocolatier, ma ora ne esistono diverse versioni di vari brand (Lidl compreso). Il prodotto è diventato popolare di recente, il boom si è avuto proprio in questi mesi e i social hanno avuto un ruolo notevole: video dopo video è cresciuta la fama del prodotto e la voglia di provarlo. Qualcuno lo ha acquistato di tasca propria, qualcuno se lo è fatto appositamente spedire dall'altra parte del mondo, c'è chi ha provato a prepararlo direttamente con le proprie mani.

Insomma, si è disposti a tutto per questo assaggio (rigorosamente da condividere poi sui social). Sarah Hamouda, quando ha concepito la ricetta, lo ha fatto spinta dalle voglie della gravidanza: aveva sempre desiderio di dolci, di cioccolato e così ha sperimentato delle varianti diverse dal solito. In particolare, le è venuta questa idea di combinare la scioglievolezza del cioccolato a qualcosa di più croccante, che andasse a compensare la cremosità: da qui la trovata della pasta kataifi. È una pasta fillo a base di farina e acqua, tagliata in spaghetti sottilissimi, che viene messa a rosolare in pentola per diventare un agglomerato croccante.

Sarah non ha un background da pasticciera, bensì da ingegnere. Intervistata da The Guardian ha raccontato:

Quelle voglie hanno scatenato una passione che non mi aspettavo. Mi sono buttata a imparare tutto quello che potevo e, lungo il cammino, ho avuto il privilegio di lavorare con persone davvero straordinarie che hanno contribuito a dare vita a questo sogno. Non avrei mai immaginato che il cioccolato di Dubai sarebbe diventato una mania così globale. Vederlo risuonare a livello globale è surreale e profondamente gratificante. Le imitazioni sono inevitabili e, onestamente, è un complimento. Quando i giganti del cioccolato secolari iniziano a replicare il tuo sapore, è allora che sai di aver avuto un impatto.

Detto questo, lei stessa non si spiega le ragioni di questo successo mondiale. Dopo la versione originale di Fix Dessert Chocolatier ne sono nate molte altre al di fuori dei confini degli Emirati. Il prodotto originale, infatti, si vende solo a Dubai e Abu Dhabi. Gli inizi sono stati difficili, perché in un primo momento non sembrava che la tavoletta piacesse molto, le vendite non facevano ben sperare. Sarah Hamouda ha ricordato:

Sono state create così tante versioni che ho perso il conto. Abbiamo continuato a perfezionare, modificare e testare, senza mai accontentarci. Anche dopo il lancio, abbiamo continuato a migliorare le ricette perché sapevamo che potevano essere migliori. Direi che alla fine ci siamo riusciti all'inizio del 2023.

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Poi l'imprevedibile: il video virale dell'influencer Maria Vehera col suo assaggio del prodotto. Pubblicato a dicembre 2023, ad oggi conta più di 122 milioni di visualizzazioni. In un'intervista con il New York Times, Hamouda ha affermato che la sua azienda ha ricevuto più di 30.000 ordini dopo la pubblicazione di quel video e da allora è stato un crescendo.

Alon Chen, amministratore delegato degli analisti di tendenze alimentari Tastewise, ha commentato questo boom:

L'esplosione del pistacchio è stata ovunque. Quindi il cioccolato di Dubai sarebbe esploso se non fosse stato con il vento a favore della prevalenza del pistacchio? Probabilmente no. Le persone preferiscono i cioccolatini ripieni, queste barrette dal ripieno denso e molto dolce. Le persone lo adorano, ma questo non è vero cioccolato: è un dolce, appiattito per assumere la forma di una barretta.

La tendenza continuerà o si esaurirà dopo tutte queste imitazioni e questa cascata di versioni? Chen pensa che il trend sia destinato a durare. Un elemento a suo favore è che piace a tutte le fasce demografiche, ha conquistato grandi e piccini, con ogni disponibilità economica, sia chi cerca il low cost che chi si può permettere di spendere di più per un prodotto di alta fascia. Un altro elemento è la capacità di soddisfare perfettamente i gusti del consumatore medio, che ama molto il contrasto tra le consistenze. Ha quindi concluso:

Ha la cremosità e la croccantezza, che è qualcosa che piace molto alla gente. Senza la croccantezza sarebbe solo un'altra tavoletta di cioccolato al gusto di pistacchio. Ora mi aspetto la versione ad alto contenuto proteico.

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