Donne, vita, libertà: da Balenciaga a Gucci, la moda sostiene le proteste in Iran
"Donne, vita, libertà": è lo slogan che risuona sui social e nelle piazze iraniane, la frase simbolo di una lotta che comincia sì in Iran, ma che da lì ha trovato sostegno e partecipazione in ogni parte del mondo. Tutto comincia con la morte tragica della giovane Mahsa Amini: arrestata per non aver indossato correttamente il velo, è morta durante la detenzione, presumibilmente in seguito a un pestaggio, anche se la versione ufficiale parla di cause naturali. La ragazza sarebbe morta, secondo l'autopsia effettuata da un medico legale iraniano, per ipossia, una carenza di ossigeno che ha provocato danni cerebrali e da lì il peggioramento delle condizioni fino al decesso. La storia di Mahsa Amini ha fatto in breve il giro del mondo, ben oltre i Paesi di religione musulmana e l’Iran, dove la legge sul velo è particolarmente rigida. Per protesta e per solidarietà ovunque le donne hanno cominciato a tagliarsi ciocche di capelli, sia per le strade che online: i video stanno diventando virali. Sono immagini che testimoniano il dolore di chi ancora vede donne morire per il solo fatto di anelare alla libertà, di desiderare una vita senza oppressioni e limitazioni. Tante celebrities hanno aderito al movimento, tra cui le attrici Juliette Binoche, Charlotte Gainsbourg, Marion Cotillard. Persino Marge Simpson, in un murale di aleXsandro Palombo, ha dato una sforbiciata alla sua iconica chioma blu. Anche il mondo della moda non è rimasto indifferente a quello che coraggiosamente le donne stanno facendo in nome della propria libertà, per un mondo migliore in cui non si debba morire per il solo fatto di aver mostrato i capelli, in cui non sia più una colpa né una vergogna essere nate donne.
La moda si mobilita in nome di Mahsa Amini
Le grandi Maison hanno preso posizione sulla tragica vicenda di Mahsa Amini. Le Case di moda stanno a loro modo dimostrando sostegno alle donne che in questi giorni, con coraggio, stanno combattendo per la libertà. Balenciaga è stata la prima a esporsi: ha cancellato tutti i post Instagram dal feed lasciandone solo uno. La frase "Woman Life Freedom" è accompagnata da una didascalia: "Balenciaga, Kering e la Kering Foundation hanno sempre sostenuto la lotta delle donne per i diritti fondamentali e libertà. Siamo con tutti le donne iraniane, in memoria di Mahsa".
La Kering Foundation sin dalla sua fondazione ha sempre combattuto la violenza contro le donne e ha ulteriormente ribadito la vicinanza alle iraniane. Sul profilo Instagram aziendale, in allegato al post col famoso slogan di tre parole, si legge: "Kering e Kering Foundation hanno sempre sostenuto le lotte delle donne per i loro diritti e libertà fondamentali, siamo con tutte le donne iraniane". Ultimo, in ordine di tempo Gucci, con delle Instagram Stories che mettono l'accento sul valore dell'uguaglianza di genere. Alessandro Michele, il direttore creativo, ha a cuore il tema. Non a caso ha collaborato nella realizzazione della campagna Chime For Change, un progetto che mira alla sensibilizzazione sulla parità tra i sessi.