Dilaga la moda di cambiare colore agli occhi: gli esperti mettono in guardia su rischi e complicazioni
Si chiama, con termine medico, cheratopigmentazione o tatuaggio corneale. La procedura è diventata virale sui social e ha ha conquistato diversi influencer (anche un Tiktoker italiano) che hanno raccontato la loro esperienza online, rendendo questa tecnica una tendenza estetica a tutti gli effetti. Nata con scopi terapeutici, per migliorare la salute degli occhi di pazienti affetti da atrofia dell'iride o altre disfunzioni visive, complice il passaparola social si è quindi tramutata in uno stratagemma per cambiare il colore dell'iride. Ma dagli esperti arriva l'avvertimento di fare attenzione, perché è un'operazione di chirurgia rischiosa.
Cosa è la cheratopigmentazione
Cicatrici sulla cornea, infezioni, lesioni, sensibilità alla luce, intolleranze alle sostanze coloranti, infiammazioni, addirittura la cecità: sono i possibili effetti collaterali della cheratopigmentazione illustrati in uno studio del 2016. I medici sono tenuti a informare di queste conseguenze i pazienti che decidono di sottoporsi al trattamento e tendenzialmente sconsigliano di effettuarlo per motivi estetici. Il numero di persone che lo fa proprio con questo scopo, invece, è in aumento. È molto in voga soprattutto in Francia e Spagna. Complici i social è diventato frequente sentir parlare della procedura, sconosciuta ai più fino a poco tempo fa. Alcuni influencer si sono sottoposti a questo intervento con lo scopo di cambiare colore all'iride: passare dagli occhi castani agli occhi azzurri, per esempio. Ed ecco il boom di visualizzazioni e il fiume di richieste informative.
Si procede con un anestetico locale e poi si esegue un taglio nella cornea utilizzando un laser o un ago. Questo crea una piccola tasca in cui vengono iniettati i pigmenti colorati, che modificano in via non permanente il colore naturale dell'iride normalmente visibile attraverso la cornea (che è trasparente). È un processo reversibile: volendo si può tornare al colore iniziale rimuovendo il pigmento. Ma non è la sola tecnica esistente con questo scopo: c'è anche l’impianto dell’iride. Prevede l'innesto di protesi circolari quando, per cause congenite o chirurgiche, si perde completamente o quasi completamente il tessuto dell'iride. Anche in questo caso, però, si può procedere per soli fini estetici. Su entrambi i percorsi si è espressa in modo critico l'American Academy of Ophthalmology, la più grande associazione mondiale di oculisti e chirurghi:
Entrambi questi interventi comportano seri rischi di perdita della vista e complicanze. I pazienti che prendono in considerazione queste procedure solo per ragioni estetiche devono valutare questi gravi rischi rispetto al potenziale guadagno.
Alex Day, chirurgo oftalmolofo e oculista presso l'ospedale privato Moorfields di Londra, a The Guardian ha detto:
Queste sono persone che hanno occhi sani, non hanno problemi agli occhi, ma si sottopongono a una procedura puramente per motivi estetici che potrebbe avere enormi implicazioni a lungo termine per quanto riguarda la salute degli occhi e la vista, che li influenzerà per il resto della loro vita.
Ha poi consigliato a coloro che desiderano cambiare il colore dei propri occhi ad affidarsi (sempre dopo consiglio medico) a lenti a contatto colorate. A fargli eco anche a Jose Lamarca, vicedirettore e coordinatore dell'area di Chirurgia presso il Centro di Oftalmologia di Barcellona. Intervistato da Verificat ha detto:
È un'operazione molto pericolosa, abbiamo visto pazienti sviluppare la cecità. Non esistono prove chiare delle complicazioni che questa procedura può causare. Rende difficile la diagnosi di eventuali patologie oculari, dato che la cornea non è più trasparente a causa del pigmento, impedendo ai professionisti di vedere eventuali disturbi.
Di opinione diversa è invece Jorge Alió, professore e presidente della facoltà di Oftalmologia presso l'Università Miguel Hernández in Spagna, nonché sviluppatore della procedura e presidente del primo congresso mondiale dedicato alla cheratopigmentazione che si svolgerà questo mese in Spagna. Lo scopo dell'evento è proprio quello di generare protocolli chirurgici sull'uso terapeutico e cosmetico di cheratopigmentazione. A suo dire, l'intervento chirurgico per ragioni estetiche e le lenti a contatto non sono equivalenti, difatti si è espresso a favore dello scopo puramente estetico. Ha affermato a The Guardian:
Ogni innovazione è dirompente e controversa. La procedura dovrebbe essere eseguita solo da chirurghi corneali adeguatamente formati e istruiti dal punto di vista medico con la conoscenza dei criteri di selezione dei pazienti, delle complicanze e dei pigmenti da utilizzare. Ma nessuno dovrebbe mettere a rischio la propria vista sottoponendosi a un intervento chirurgico per cambiare il colore degli occhi.
Cosa dice la ricerca scientifica
Lo studio "Cheratopigmentazione cosmetica negli occhi vedenti: valutazione clinica a medio e lungo termine" pubblicato su The Journal of Cornea and External Disease è consultabile online. La ricerca, la più recente in materia, è stata condotta proprio dal professore Jorge Alió, con lo scopo di valutare i risultati a medio e lungo termine della cheratopigmentazione con scopo estetico, per modificare l'aspetto estetico di occhi sani. Nelle conclusioni di legge:
Raggiunge buoni risultati cosmetici ed è associato ad un'elevata soddisfazione del paziente. La maggior parte delle complicazioni potrebbero essere gestite adeguatamente. Potrebbe offrire una nuova alternativa chirurgica sicura ed efficace per i pazienti motivati a cambiare il colore dei propri occhi.