Diesel apre la sua sfilata al pubblico: la Milano Fashion Week è (finalmente) di tutti
Per troppi anni la moda è stata accusata di essere un club per pochi eletti, un mondo elitario dove è difficilissimo entrare: internet e i social hanno cambiato radicalmente le regole del gioco, permettendo a tutti di sbirciare dietro le quinte e di vedere le sfilate quasi come in prima fila. La Milano Fashion Week che si è appena aperta, però, vuole fare di più, aprendo le sfilate al grande pubblico. Durante il primo giorno di sfilate Diesel ha spalancato le porte del suo show all'Allianz Cloud Arena ai suoi dipendenti, agli studenti e a duemila appassionati che hanno potuto ammirare da vicino la collezione Primavera/Estate 2023 disegnata dal visionario direttore creativo Glenn Martens.
La collezione Primavera/Estate 2023 di Diesel
Prendi gli anni Duemila e rendili cool. Ancora più cool dell'originale. Questa è la filosofia di Glenn Martens, che ha disegnato una collezione co-ed fitta di look total denim, tessuti laminati, stivali coccodrillo a punta e microgonne alte quanto una cintura. I modelli sfilano intorno a una gigantesca scultura gonfiabile, due corpi avvinghiati in una posizione che potrebbe appartenere al Kamasutra come alla lotta greco-romana.
Lo show si apre con una serie di look total denim: il jeans resta protagonista del dna di Diesel, ma declinato in versioni grunge o sexy, tra dettagli corsetto e abiti trasparenti. Un leone ruggisce in sottofondo: la perfetta sintesi di una sensualità ruggente e consapevole che permea i look delle modelle. Pantaloni cargo, tasconi e stivali a punta, seguiti da una serie di stampe coccodrillo con cinture così alte da essere praticamente una testa di alligatore. Gli accenni all'estetica Y2k si rincorrono nei tessuti laminati, nei cappotti alla Matrix e nelle felpe con cappuccio che diventano abiti.
Perché la sfilata di Diesel è rivoluzionaria
La sfilata di Diesel è uno degli eventi più attesi della Settimana della Moda milanese. La decisione di aprire le porte al pubblico, infatti, è rivoluzionaria: la maggior parte degli show riservano i propri inviti a star, influencer e a una selezionatissima quota di giornalisti e buyer. Diesel ha voluto democratizzare lo show, invitando 1600 studenti di scuole di moda e università all'Allianz Arena. L'evento ha ricevuto il patrocinio del comune di Milano: duemila persone hanno potuto partecipare gratuitamente allo show semplicemente registrandosi online sul sito del brand. Neanche a dirlo, i posti sono andati sold out in mezz'ora.
"Vogliamo lanciare un messaggio importante – ha detto Renzo Rosso, presidente del gruppo OTB, all'agenzia Ansa – la moda è di tutti e Milano ne è la capitale". Una moda più democratica e inclusiva passa anche dal riconoscimento di chi ci lavora: "Per la prima volta anche tutte le persone che hanno lavorato alla collezione possano vedere in passerella il frutto del lavoro di mesi, e che tanti giovani, che sono il futuro di questo settore, possano vivere live un momento così magico". Diesel non è l'unico brand ad aver allargato il pubblico: Philosophy di Lorenzo Serafini ha messo in palio su Instagram i biglietti per il suo show e Moncler festeggerà i 70 anni del brand con un grande evento in piazza Duomo.