Demi Moore abbraccia l’imperfezione: “Guardo una foto e mi vedo vecchia ma ho imparato a conviverci”
Il film The Substance segna il ritorno in grande stile di Demi Moore. Dopo la standing ovation ricevuta a Cannes sarà proiettato al Toronto International Film Festival, per poi approdare delle sale cinematografiche italiane il 18 ottobre. Firmata dalla regista Coralie Fargeat, è la storia di Elisabeth Sparkle, interpretata da Demi Moore: affronta il tema del rapporto tra vecchiaia e giovinezza, con tutte le sue ombre.
Il rapporto di Demi Moore col tempo
Superati i 50 anni, Elizabeth Sparkle si ritrova nel dimenticatoio, dopo la lunga carriera di attrice a Hollywood. Risponde all'annuncio di un misterioso siero sperimentale che promette il ringiovanimento, che avviene però in una maniera molto inquietante: la sostanza una volta inoculata genera per partenogenesi una versione più giovane e bella della persona. Di fatto si trovano a coesistere due versioni della stessa donna, che devono alternarsi di settimana in settimana: quando una è attiva l'altra è in ibernazione e viceversa. In questo modo Elizabeth riuscirà in qualche modo a rivivere la sua giovinezza, riuscendo a percepire le emozioni e le sensazioni dell'altra sé.
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Quest'ultima, però, si ribella: farà di tutto per prendere il sopravvento sulla cinquantenne e annientarla. Il film pone l'accento sull'ossessione nei confronti della giovinezza, sulla mostruosità della bellezza a tutti i costi, quando si rifiuta il naturale passare del tempo. Demi Moore con i suoi 60 anni ha un rapporto pacifico di grande amore, continua a prendersi cura di sé come ha sempre fatto.
Intervistata da Variety, ha spiegato che girare questo film l'ha cambiata:
Mi ha fatto apprezzare di più me stesa per come sono. Uno dei temi più importanti della mia carriera è sfidare idee preconcette e limitazioni. Sono a un punto in cui sto scrivendo la mia storia, invece di una storia che mi viene dettata in base alla mia età. Chi dice che qualcuno non può avere un certo aspetto o fare certe cose? I 60 anni non sono più quelli di una volta. C'è una parte di me che si diverte a capirlo strada facendo.
Una cosa che ha capito, per esempio, è che non c'è errore nella cosiddetta imperfezione, nel passare del tempo, se lo si continua a vivere prendendo tutto il bello che la vita ha da offrire:
Non sono perfetta. A volte guardo una foto e penso: Sembro vecchia, o qualcosa del genere. Ma ho imparato a conviverci. Si tratta di cogliere la sensazione al momento e poi cambiare direzione. Una sconosciuta una volta mi ha detto tanto tempo fa una cosa che mi è rimasta impressa. Mi ha detto: Non sarai mai abbastanza, ma inizierai a conoscere il tuo valore una volta che avrai posato il metro di misura.