Dal doppiopetto blu alla bandana: come Silvio Berlusconi ha cambiato lo stile della politica
Si dice spesso che nella politica italiana c'è un prima e un dopo Silvio Berlusconi. Sicuramente c'è un prima e dopo Berlusconi anche nella storia sartoriale della politica, in quello speciale rapporto che c'è tra abito e potere. Imprenditore prima ancora che politico, quattro volte presidente del Consiglio, la sua storia segnata dai processi racchiude molte delle contraddizioni del Paese che ha guidato per anni. Berlusconi, morto a 86 anni il 12 giugno 2023, ha cambiato il modo di fare politica anche nello stile: il doppiopetto blu, il pullover, le cravatte. E poi quei vezzi – dalla bandana alle scarpe col tacco – che hanno alimentato il mito del Cavaliere, consapevole fino alla fine che l'abito, specialmente in politica, fa il monaco. In televisione come su TikTok.
Silvio Berlusconi e la passione per il doppiopetto blu
Difficile immaginare Silvio Berlusconi senza il suo completo simbolo: il doppiopetto blu. Più elegante del grigio, meno formale del nero, il blu è un colore democratico, autorevole, in un certo senso rassicurante. Il completo blu è l'abito degli imprenditori, di chi ce l'ha fatta: ed è così che si presentò il confronto televisivo con Achille Occhetto, dimostrando di capire prima di altri il potere dell'immagine, dei simboli, degli abiti. Non sappiamo se il completo marrone di Occhetto determinò l'esito del confronto, ma sicuramente non aiutò.
Il completo blu non l'ha mai abbandonato: al netto delle occasioni in cui veniva richiesto l'abito scuro, Berlusconi ha sempre indossato il blu. All'inizio il completo portava la firma di Caraceni (non il Mario Caraceni che vestiva gli Agnelli, un ononimo) per poi passare alla griffe di Kiton.
Le cravatte di Marinella di Silvio Berlusconi
Giacca e cravatta, sempre. Silvio Berlusconi ha fatto della cravatta blu il suo accessorio preferito. E non una cravatta qualsiasi: le ormai iconiche cravatte di Marinella, punta di diamante della sartoria napoletana, famoso per le cravatte “su misura” amate da businessman e stelle di Hollywood. E, ovviamente, dal Cavaliere. Nel tempo il completo è stato alleggerito: la camicia celeste è stata sostituita dalla polo blu, le scarpe stringate (a volte rinforzate con un piccolo tacco) dalle sneaker. Nelle occasioni meno formali si è concesso anche il vezzo casual delle maglie girocollo indossate sotto alla giacca.
Il Cavaliere sportivo: dal pullover alla bandana
Oggi siamo abituati a vedere i politici in versione sportiva, tra felpe e jeans, ma nel 1994 no: fiumi d'inchiostro vennero spesi sui pullover girocollo di Berlusconi, indossati al posto delle giacche o legati sulle spalle, ben prima che diventassero la divisa di Sergio Marchionne o che il dolcevita di Steve Jobs dominassero le prime pagine dei giornali. Silvio Berlusconi voleva presentarsi agli elettori come un uomo di solidi principi – e quindi in doppiopetto – ma anche come lontano dalla classe politica dell'epoca, l'imprenditore che si era costruito da solo lavorando, e quindi il pullover.
Per non parlare poi della rottura dell'ultimo tabù: il tempo libero. Le foto mentre correva con i figli (ma con la camicia sotto alla tuta) sono oggi sui manuali di comunicazione, fino ad arrivare all'apice dello stile vacanziero: il completo bianco sfoggiato in vacanza in Sardegna, con la camicia sbottonata e l'indimenticabile bandana.
Qualcuno suggerì che servisse a coprire i segni di un trapianto di capelli, visto che il Cavaliere cercava di mascherare le calvizie tra trucco e tinture. Due i crucci di stile del Cavaliere: i capelli e l'altezza, perfezionata con rialzi interni alle scarpe e stivaletti col tacco.
Il doppiopetto blu lo ha accompagnato anche nel grande salto su TikTok (o TikTokTak, come lo ha ribattezzato). Per presentarsi alla Gen Z è tornato al suo completo più classico, lo stesso con cui tutto iniziò con il video della discesa in campo. Seduto alla scrivania col doppiopetto blu, la camicia chiara e la cravatta a pois blu. E forse è così che resterà nella memoria collettiva: l'imprenditore che inventò una nuova politica, indossando un abito blu.