Dai fiocchi alle applicazioni di pelliccia, i 5 dettagli della sfilata di Prada che diventeranno tendenza
È difficile evolvere rimanendo fedeli a se stessi, ma Miuccia Prada è riuscita nell'intento. Uno stile costante negli anni, che più che seguire le tendenze le crea; assieme a Raf Simons, che con la signora della moda italiana disegna la Maison ammiraglia del gruppo Prada, il duo creativo è riuscito a ripercorrere la storia del brand, riviverla e rivederla, senza snaturarne i connotati. Così sembra che sulla passerella sfilino una serie di alter ego di Miuccia Prada, con gonne al polpaccio abbinate a cardigan e maglioncini di lana declinati in colori acidi, apparentemente in contrasto tra di loro, ma che riescono a creare un accostamento inaspettato e riuscito. "Questa è una collezione plasmata dalla storia. Non si tratta di nostalgia, ma di comprendere chi eravamo e perché ci vestivamo così. Si tratta di ricordare il nostro passato e di usare questa conoscenza per andare avanti", ha spiegato Miuccia Prada.
L'Autunno/Inverno 2024-25 della Maison, infatti, attraversa diverse epoche storiche, che vengono analizzate e reinterpretate, dagli anni Venti agli anni Cinquanta, con alcune influenze vittoriane. I capi di Prada esaltano silhouette e dettagli di ogni periodo, li mixano, creando delle influenze inattese. Ed è così che una sottoveste di seta sbuca sotto una versity jacket stile collage, una giacca di pelle accompagna una gonna in lana grigia lunga fino alla caviglia e un romantico abito rosa arricchito di fiocchi viene abbinato a un paio di stivali neri di pelle. Sono i contrasti giustapposti à la Prada. Un marchio che più che seguire le tendenze le crea e che detta stile. Così, sulle note di My Funny Valentine possiamo ripercorrere non solo il passato, sempre presente e attuale; ma possiamo dare uno sguardo al futuro, immaginando quali saranno i dettagli che verranno inevitabilmente ripresi e citati.
Lo stivale da cavallerizza con la sottoveste in seta
Gli stivali di Prada sono sempre stati ammirati e apprezzati dal pubblico. Già negli anni Novanta il modello marrone con un leggero tacco è stato il preferito di Caroline Bassette Kennedy, icona di stile del tempo e musa degli stilisti. Ora tornano con un modello rinnovato, che unisce le linee del classico stivale da cavallerizza con quelle dei bikers, realizzando una calzatura importante e comoda, valore che Miuccia Prada vuole sempre portare nelle sue creazioni. La rivoluzione in questo caso sta nello styling, una scarpa all'apparenza sportiva, inadeguata a un look elegante viene abbinata a una romantica sottoveste in seta o a un sofisticato vestito arricchito di fiocchi. Un accostamento che crea una dissonanza, una dissociazione, un opposizione di fattori che però non risulta sgraziato o inadatto anzi, riesce a generare una linea continua, come se fosse un abbinamento abituale.
I fiocchi: da decori vezzosi a protagonisti dei look
E parlando di decorazioni a fiocco, questa collezione di Prada ne presenta una quantità smisurata: arricchiscono gli abiti come se fossero frange, chiudono scolli, vengono riportati sul retro delle gonne. Da semplice decorazione diventa quasi accessorio predominante. L'egemonia del fiocco, che in questo caso viene portato all'esasperazione come emblema di femminilità, è una sottile provocazione che nella sfilata viene accostato a elementi genderless.
Il cappello torna in auge, ma di piume
Accanto ai fiocchi, tra i protagonisti di questa sfilata, ci sono i cappelli. Di diverse forme, ma tutti caratterizzati dal richiamo un po' militaresco. La visiera nera viene accostata ai decori più particolari, dai colori sgargianti ai tessuti più sofisticati, molti di questi si vestono di piume. Un pezzo del guardaroba che appartiene ormai a un altro tempo ma che vuole tornare come simbolo di eleganza, senza intaccare la comodità: niente tesa larga, quindi, nella visione di Prada, ma pezzi pratici ed estrosi in grado di aggiungere carattere al proprio look.
I mini occhiali da sole
Da qualche anno in declino, si chiude così la supremazia degli occhiali da sole maxi. Lo ha decretato Prada. Direttamente dagli anni Venti/Trenta arriva l'eyewear mini caratterizzato da una montatura sottile e leggera. Le lenti sono declinate anche in colori più chiari come il giallo tenue e trasparente per gli occhiali, sono incastonate in uno scheletro che le abbraccia solo nella parte superiore in una forma leggermente arcuata, allungata che ricorda il modello in voga negli anni Cinquanta. Un mix di stili che sarà la tendenza dell'estate.
Gli abiti con i bordi di pelliccia
C'è un abito dall'allure magica, quasi fiabesca indossato da Carole Lombard nel film di Ernst Lubitsch To be or not to be – Vogliamo vivere. La diva di Hollywood sfoggia questo lungo vestito di seta caratterizzato da un corpetto aderente e uno strascico che si conclude con una bordatura di pelliccia. Forse Miuccia Prada e Raf Simons non si sono ispirati esattamente a quel look per creare gli abiti impalpabili con le applicazioni di fake fur, ma lo ricordano molto. Il richiamo è sicuramente lo stesso: la seconda metà degli anni Trenta e la prima degli anni Quaranta; il risultato è impeccabile. Un dettaglio destinato ad essere ammirato e ripreso.