Da Chiara Ferragni ad Aurora Ramazzotti, tutti pazzi per gli occhiali anni ’70: come nasce il trend del 2024
Tutto è iniziato un anno fa, con il mitico processo a Gwyneth Paltrow, che si è trasformato in show che incrociava moda e anche cinema, con l'attrice indiscussa protagonista (non solo a livello legale). Se le accuse alla diva di Shakespeare in love sono cadute, con tanto richiesta di risarcimento di un dollaro, le tendenze lanciate da Paltrow non se ne sono andate. Tra questi ci sono gli occhiali da vista Aviator e modelli anni Settanta simili: il trend viene ripreso anche da Chiara Ferragni e da Aurora Ramazzotti, anche loro amanti di questo ritorno dell'estetica seventies.
Come nascono gli occhiali Aviator, simbolo dell'estetica seventies
Durante il processo il guardaroba minimalista di Gwyneth Paltrow (firmato quasi interamente The Row) viene completato da un paio di occhiali rifiniti in oro. Una montatura leggera composta da lenti squadrate, quasi esagonale, dal mood anni Settanta. L'attrice e imprenditrice li ha riportati alla ribalta ma già negli ultimi anni questa montatura era tornata in auge grazie al film House of Gucci (2021) e allo show di Netflix Dahmer (2022). Nel primo caso, il personaggio di Maurizio Gucci (Adam Driver) sfoggia un paio di occhiali Aviator, come molti uomini negli anni Settanta; nella serie tv è il protagonista (Evan Peters) a sfoggiare un modello anni Settanta simile, riportandoli nell'immaginario collettivo. Ma come nasce il successo di questi occhiali? E come hanno fatto a trasformarsi in vere e proprie icone?
Il modello più celebre è quello Aviator Optics firmato Ray-Ban, diventato celebre nel corso degli anni Settanta perché amatissimo soprattutto da attori come Robert Redford e Marlon Brando. In realtà, gli occhiali da sole e da vista con questa forma leggermente svasata nascono negli anni 30, commissionati dall'esercito americano: l'obiettivo di questo modello era la loro funzionalità, poiché dovevano essere indossati in volo dagli aviatori, appunto, sotto i caschi. Uno tra i più celebri uomini della flotta statunitense, John Macready, li sfoggia per uno delle sue traversate in volo da record. I primi Ray Ban Aviator By Bausch & Lomb debuttano poi sul mercato nel 1937.
Da lì in poi, Hollywood si innamora di questo modello, che diventa il definitivo must have a partire dagli anni Settanta. Li indossano attori e attrici: Marlon Brando ne Il Selvaggio porta gli Aviator da sole, mentre Robert Redford ne I tre giorni del Condor conquista tutti con una montatura da vista che diverrà immortale. L'allure di mistero e fascino che questi occhiali trasudano coinvolge anche le artiste dell'epoca come Bianca Jagger e la scrittrice Gloria Steinem. Negli anni Ottanta, poi, questo modello avrà il suggello definitivo con il film Top Gun, del 1986: qui il pilota Tom Cruise sfoggia un paio di occhiali da sole che renderà indimenticabile lui e il film.
Gli occhiali da vista Aviator sono i più amati dalle star
Come detto in precedenza, la riaffermazione degli occhiali anni Settanta è (in buona parte) merito di Gwyneth Paltrow, che lancia una tendenza riprese da altre attrici di Hollywood, come Jennifer Aniston e Angelina Jolie. A rendere gli Aviator popolari tra le attrici ha contribuito anche il grande sdoganamento degli occhiali da vista, diventati ormai accessorio rinunciabile per le celebrities più cool, con o senza miopia.
Se inizialmente, durante il processo di Paltrow, si è pensato che il modello da lei scelto fosse un tradizionale Ray Ban, ci ha pensato la stessa attrice a togliere ogni dubbio: sul sito di Goop, Bibbia del lifestyle statunitense, l'imprenditrice ha messo in vendita il suo modello di occhiali firmato Caddis, un marchio di ottica statunitense. Attualmente il modello è ancora in vendita a 150 euro.
Anche le star italiane non hanno saputo resistere al fascino di questi occhiali. Poche settimane fa, Aurora Ramazzotti li ha sfoggiati per un red carpet, optando per una montatura rifinita in oro firmata Ray Ban, mentre Chiara Ferragni ha scelto un modello più squadrato un paio blu navy. La tendenza, però, è solo tra le prime.