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Parigi sfilate Haute Couture Primavera/Estate 2024

Cos’è l’Alta Moda e quali sono le differenze tra Haute Couture e prêt-à-porter

Spesso i due concetti vengono confusi, ma la Fashion Week dedicata all’Alta Moda non ha nulla a che vedere con quella tradizionale. L’Haute Couture è un esercizio creativo degli stilisti destinato a un mercato ristretto che oscilla tra i 2 e i 4mila clienti.
A cura di Annachiara Gaggino
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Valentino Haute Couture Primavera/Estate 2024
Valentino Haute Couture Primavera/Estate 2024
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Si è conclusa ieri la settimana della Haute Couture di Parigi, quattro giorni dedicati alle collezioni di Alta Moda, una kermesse ancora più esclusiva delle classiche Fashion Week. Ma cos'è l'Alta Moda? È un termine che spesso trae in inganno i profani, che la confondono con le creazioni dei brand di lusso che sfilano quattro volte l'anno nelle principali capitali: Parigi, Milano, Londra e New York, per poi approdare in boutique. L'Haute Couture è diversa, gli abiti che vengono realizzati per il défilé non vedranno mai un negozio, sono opere d'arte, destinate ai musei e agli armadi dei clienti più facoltosi.

Giorgio Armani Privé Haute Couture Primavera/Estate 2024
Giorgio Armani Privé Haute Couture Primavera/Estate 2024

L'Alta Moda non è creata per il  mercato, è un puro esercizio stilistico dei direttori creativi che, liberandosi dalle catene delle richieste commerciali, possono studiare, creare, inventare nuovi stili; la moda è arte e la settimana della Haute Couture è la sua mostra. È inutile? No. Fa sognare gli appassionati, che ammirano questi abiti principeschi, particolari, a volte bizzarri; gli show sono spesso dei veri e propri spettacoli che trascendono l'abito in sé. Può avere dei connotati politici: con queste creazioni i designer, infatti, hanno la possibilità di lanciare dei messaggi che il prêt-à-porter non permette di fare.

Le differenze tra Haute Couture e prêt-à-porter

Il termine Alta Moda viene spesso utilizzato a sproposito indicando dei capi genericamente costosi, ma non è così. La caratteristica di questo settore è che i capi vengono realizzati su misura dei clienti in maniera artigianale, a differenza del prêt-à-porter dove gli abiti vengono prodotti in serie, seguendo le taglie tradizionali. A differenza delle collezioni ready to wear, che durante le sfilate svelano la stagione dell'anno dopo, quelle di Alta Moda presentano quella entrante. Così, negli ultimi giorni a Parigi, le creazioni in passerella erano quelle proposte per la Primavera/Estate 2024. Il motivo? Ad assistere agli show spesso sono proprio i clienti finali, che poi scelgono quale abito commissionare alla Maison.

Jean-Paul Gaultier Haute Couture Primavera/Estate 2024
Jean-Paul Gaultier Haute Couture Primavera/Estate 2024

Il processo della creazione del vestito, poi, è molto particolare: il capo viene realizzato a mano e richiede almeno due prove nell'atelier della Maison (che spesso ha già le sagome con le misure delle clienti più affezionate). Durante il primo incontro si realizza la teletta, un bozzetto del capo finale, riprodotto sul corpo dell'acquirente utilizzando una tela che servirà da guida per il vestito definitivo. Il fitting poi avviene quando l'abito è quasi pronto, per perfezionarlo.

Viktor&Rolf Haute Couture Primavera/Estate 2024
Viktor&Rolf Haute Couture Primavera/Estate 2024

La realizzazione di un pezzo di alta moda può richiedere dalle 100 alle 150 ore per quelli più semplici e arriva a 700 per gli abiti da sera, cuciti da abili sarte dedicate a questo, chiamate les petite mains (le piccole mani). Per omaggiare il loro lavoro Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, le fa uscire alla fine di ogni sfilata.

Fendi Haute Couture Primavera/Estate 2024
Fendi Haute Couture Primavera/Estate 2024

L'Alta Moda non nasce a Parigi: le origini della Haute Couture

Nonostante Parigi sia globalmente riconosciuta come la capitale della moda, il suo creatore è in realtà inglese. Charles Frederick Worth fu il primo couturier della storia, sarto britannico si trasferisce a Parigi dove inizia a disegnare abiti su misura per la moglie. Grazie all'incontro con la principessa Metternich, che sceglie due sue creazioni per un ballo prestigioso alle Tuliers, viene in contatto con la moglie di Napoleone III, Eugenie de Montijo che innamoratasi di quei vestiti lo chiamò nel 1858 come sarto di corte.

Chanel Haute Couture Primavera/Estate 2024
Chanel Haute Couture Primavera/Estate 2024

Worth fu l'antesignano dell'attuale stilista, fu il primo a organizzare le sfilate nel suo atelier, svelando le collezioni con una stagionalità anticipata e a porre l'etichetta all'interno dei suoi abiti. Da allora le donne della borghesia francese si concedevano il lusso di recarsi nelle boutique delle Case di Moda per acquistare esclusivi abiti su misura, un concetto di unicità che permane ancora oggi.

Un look Haute Couture Primavera/Estate 2024 Schiaparelli
Un look Haute Couture Primavera/Estate 2024 Schiaparelli

Furono Paul Poiret, Coco Chanel e Cristobal Balenciaga a dare vita alle prima sfilate con modelle in carne e ossa, dette manniquin, eventi a cui venivano invitate le signore più facoltose e i giornalisti. Negli anni Quaranta, durante l'occupazione tedesca della città di Parigi, il Terzo Reich tentò di sposare l'Haute Couture a Berlino, ma trovò forti opposizioni da parte della Chambre Syndicale de La Haute Couture (momento storico ripreso nella serie su Balenciaga disponibile su Dinsey+), un'associazione fondata nel 1868 che stabilisce i criteri e le Maison che possono essere considerate Alta Moda.

Maison Margiela Haute Couture Primavera/Estate 2024
Maison Margiela Haute Couture Primavera/Estate 2024

Le regole dell'Haute Couture

Per rientrare nell'Olimpo della Haute Couture bisogna rispettare precisi dettami. I requisiti sono stati stabiliti nel 1945 dalla Camera Sindacale dell'Alta Moda e prevedevano la presentazione due volte l'anno (a gennaio e a luglio) nella capitale francese di una collezione di almeno 50 abiti originali; la Maison deve inoltre avere un laboratorio a Parigi con minimo 15 dipendenti e 20 di staff tecnico. Ora le regole sono meno rigide e le creazioni sono state ridotte a 25. A potersi fregiare del titolo di Alta Moda sono molti marchi francesi, tra cui Dior, Chanel, Givenchy e Jean-Paul Gaultier, ma anche importanti brand italiani come Valentino, Giorgio Armani Privé e Giambattista Valli e Schiaparelli.

Valentino Haute Couture Primavera/Estate 2024
Valentino Haute Couture Primavera/Estate 2024

Quanto costa un vestito di Alta Moda

Ma chi compra queste creazioni magiche e fiabesche? Secondo alcune analisi i clienti dell'Alta Moda oscillano tra i 2 e i 4mila provenienti per la maggior parte dagli Emirati Arabi e dai paesi del Sud Est asiatico e il valore medio di un abito è stimato sui 130mila euro. Nonostante le cifre importanti questo comparto non genera grandi introiti per le Case di moda, rappresentando a malapena l'1% del fatturato. I ricavi maggiori i brand li fanno nel reparto cosmetico e delle fragranze mentre l'Haute Couture rimane il parco giochi dello stilista, quel legame con il passato che richiama la favola, che incanta anche chi quegli abiti non li potrà nemmeno mai toccare. È quel momento che fa tornare a sognare, in un tripudio di pizzi, tulle e taffetà di seta.

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