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Cosa sono le foglie del destino che si è fatto leggere Fedez

Fedez ha rivelato di essersi fatto leggere le foglie del destino e di essere rimasto impressionato dalla veridicità delle predizioni sulla sua vita, dal tentato suicidio a 18 anni alla crisi con Chiara Ferragni. Come è nato e come funziona questo rito?
A cura di Valeria Paglionico
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Fedez è tornato a Milano dopo la lunga vacanza natalizia trascorsa tra una villa sul mare a St. Bart ed esperienze di lusso a Miami. Nell'attesa di partecipare al prossimo Festival di Sanremo col brano Battiti, continua a portare avanti un progetto a cui è particolarmente legato: il Pulp Podcast in coppia con Mr. Marra. Nell'ultimo episodio mandato in onda, intitolato Scoprire il futuro con le foglie del destino, il rapper ha raccontato di essersi sottoposto a questo rituale per la prima volta 6 mesi fa. Il sensitivo indiano Max Ormea a cui si è affidato avrebbe letto nelle foglie non solo alcuni numeri simbolo della sua vita, dal 18, l'età in cui ha provato a suicidarsi, al 27, l'età in cui ha conosciuto Chiara Ferragni, ma anche il momento di crisi con quest'ultima (all'epoca Fedez era stato cacciato di casa ma nessuno ancora lo sapeva). Cosa sono e come funzionano le foglie del destino?

Come nascono le foglie del destino

Da sempre scettico verso qualsiasi tipo di rituale spirituale, Fedez si è dovuto ricredere dopo le predizioni veritiere ottenute con la lettura delle foglie del destino. Di cosa si tratta? Di semplici foglie di palma essiccate sulle quali migliaia di anni fa i Sapta Rishi, ovvero i sette saggi dell'antichità Agasthya, Kausika, Vyasa, Bohar, Bhrigu, Vasishtha e Valmiki avrebbero scritto il passato, il presente e il futuro di migliaia di vite umane. Le foglie vengono chiamate Naadi e descrivono in lingua sanscrita tutti gli aspetti della vita di coloro che sono destinati a conoscerli. Incise con un chiodo e protette con un olio di pavone, sono arrivate fino ai giorni nostri, anche se solo a partire dal 1930 gli astrologi indù hanno cominciato a decifrarle. Attualmente sono conservate in una serie di manoscritti custoditi nell'antica biblioteca Mahal Saravasti, nella città indiana di Tanjore, ma la lettura avviene nel Tempio di Vaitheeswarankoil, luogo in cui, secondo la leggenda, Shiva è diventata vaidhya, ovvero medico, per curare i suoi devoti.

Come avviene la lettura e cosa rivela

I lettori delle foglie del destino non sono veggenti ma semplici uomini che hanno il dono di codificare i codici. Il rito parte con una cerimonia di apertura dell'archivio, poi prosegue con l'analisi delle impronte digitali del partecipante (pollice destro per gli uomini, pollice sinistro per le donne). A quel punto è necessario trovare il gruppo di appartenenza tra le 108 categorie esistenti e solo dopo si può iniziare a cercare per esclusione la foglia giusta. Questa operazione è molto lunga e complessa: con una cantilena ipnotica il lettore Naadi fa domande al soggetto (le risposte ammesse sono solo "sì" e "no") e solo quando troverà la foglia con tutte le informazioni giuste potrà dare davvero il via alle predizioni. Le foglie del destino sono suddivise per capitoli, i Kandams, che affrontano i diversi aspetti della vita, famiglia, successo, salute, spiritualità. L'obiettivo della lettura, però, non è solo avere delle risposte, l'intero rito viene considerato anche un metodo di guarigione, un modo per migliorare la propria esistenza.

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