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Festival di Sanremo 2025

Cosa indosserà Sarah Toscano a Sanremo 2025, lo stylist: “Attenzione al primo look, sarà iconico”

Manca ormai pochissimo all’inizio di Sanremo 2025, in attesa di vedere i look sul palco abbiamo fatto quattro chiacchiere con Sarah Toscano e con il suo stylist Simone Furlan che ci ha anticipato alcuni dettagli dello stile scelto per l’Ariston.
A cura di Marco Casola
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Negli ultimi anni il palco di Sanremo si è evoluto, è cambiato, sotto diversi punti di vista. L'Ariston non è più il luogo dove si esibiscono "vecchie glorie" della musica italiana, che tentano la carte sanremese per rilanciare la carriera. Certo le "vecchie glorie" le continuiamo a vedere, ma ogni anno sono sempre meno: quel palco è sempre più un luogo dove portano la loro musica giovani artisti, rapper, cantanti indie, artisti contemporanei, di nicchia o proveniente da talent show musicali. Il Festival di Sanremo, poi, è cambiato non solo se parliamo di musica: guardando ai look dei protagonisti, e ai brand che salgono su quel palco, oggi possiamo notare quanto ci sia stata una vera e propria rivoluzione in atto. Lo dimostrano anche le anticipazioni sui look dell'edizione 2025, edizione in cui vedremo indosso ai protagonisti abiti firmati da grandi Maison, come Chanel, Dior, Fendi e Balmain.

I look di Sarah Toscano per Sanremo 2025

Sarah Toscano è una delle cantanti più giovani che quest'anno parteciperà alla gara canora, è anche una delle artiste che proviene da un talent show, ha infatti conquistato la vittoria nel 2024 ad Amici di Maria De Filippi. A Sanremo 2025 presenterà il brano Amarcord che cita l'iconico film di Federico Fellini, forse per questo anche il look scelto per l'Ariston avrà qualcosa di retrò. Oltre a rivelare i suoi "guilty pleasure", riguardo allo stile sanremese la cantante, ai microfoni di Fanpage.it, spiega: "Gli outfit che porterò sul palco saranno tutti outfit ispirati a me e alle mie passioni, dentro c'è quello che piace a me, ma anche al brano Amarcord. Ci saranno quindi tanti riferimenti alle mie passioni e ai colori che mi piacciono, ma anche alla canzone, quindi a qualcosa di un po' più retrò".

Sarah Toscano con gioielli Miluna
Sarah Toscano con gioielli Miluna

Riguardi ai look per Saremo 2025 Sarah Toscano non si sbottona, dunque per scoprire qualcosa in più e per capire qual è il lavoro che c'è dietro lo stile che il pubblico vede sul palco dell'Ariston, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Simone Furlan, lo stylist che negli anni su quel palco ci è salito diverse volte, grazie ai look creati per artisti come Madame, Lazza e Mara Sattei. A Sanremo 2025 Furlan curerà lo styling di Sarah Toscano, per lei ha pensato a un guardaroba a suo dire "preppy chic" con rimandi alle serie tv americane e a dettagli delle dive di altri tempi.

Come è iniziata la tua collaborazione con Sarah Toscano?

Lavoro con Sarah da dicembre, lei aveva già sperimentato parecchio con diversi stili, soprattutto ad Amici, dove è arrivata alla vittoria l'anno scorso. Quando ho iniziato a lavorare con lei ho cercato di sperimentare ancora di più, andando in un'altra direzione, che è un po' quella che andremo a portare all'estremo sul palco di Sanremo.

Cosa vedremo sul palco di Sanremo 2025?

Diciamo che il nostro mondo di riferimento è un mondo preppy chic, c'è anche un po' di stile da old Diva all'interno del della ricerca che stiamo facendo insieme, il tutto sempre in chiave molto ironica, perché credo sia anacronistico creare un immaginario troppo distante da dall'artista. Sarah poi ha la sua attitude, ha una simpatia, una dolcezza, un'autoironia che va a sdrammatizzare il tutto anche anche quando spingeremo di più dal punto di vista fashion.

Sarah Toscano in Pucci a Sarà Sanremo
Sarah Toscano in Pucci a Sarà Sanremo

A cosa ti sei ispirato per creare i look di Sarah a Sanremo?

Ho preso dei riferimenti anche dalle serie televisive, c'è un pizzico di Gossip Girl, un po' di Scream Queen, c'è tutto quel mondo un po' girly per quanto riguarda le palette, quindi sicuramente giovane, pastelloso. C'è un'attenzione particolare anche al gioiello, sempre con riferimenti classici. Non abbiamo spinto verso un mood sexy o ispirato agli anni 2000, tutto quel mondo lì non ci interessa, siamo andati in una direzione sicuramente più classica, sperimentando con diverse silhouette di serata in serata.

Cosa puoi svelarci sulla palette colore dei look?

Abbiamo sperimentato con diversi colori, quando ci siamo conosciuti ai primi fitting abbiamo individuato due colori chiave che vedremo sul palco e che saranno alternati.  Si tratta dei classici colori "girly" che faranno da ponte e legano una puntata con l'altra.

Sarah Toscano in Pucci a Sarà Sanremo
Sarah Toscano in Pucci a Sarà Sanremo

Quale brand avete scelto per Sanremo 2025?

La scelta anche del brand, che verrà svelato nei giorni del Festival, è legata alla personalità di Sarah. Volevo una cosa frizzante e secondo me questo brand è perfetto per far uscire la sua personalità attraverso gli abiti. Non cercavo qualcosa di estremamente classico e infatti quello che abbiamo scelto ci dà quel twist perfetto per sdrammatizzare i tipici stilemi che si vedono sul palco di Sanremo, dove c'è sempre l'abito nero o ci sono cose piuttosto standard. Nei nostri look certamente ci sono dei riferimenti classici ma cercheremo di reinterpretarli con più colore e giocando con la silhouette. 

Il guardaroba sanremese è tutto custom made?

Avremo un guardaroba tutto custom made, da testa a piedi, anche i gioielli e le scarpe, tutto quello che indosserà dal carpet alla finale è custom. Ci sarà un brand di gioielli fisso e un brand di abbigliamento fisso. Il brand di abbigliamento ci dà anche le scarpe. Abbiamo usato lo stesso brand anche perché volevo raccontare uno sviluppo, un racconto durante tutte le serate. Avere un brand che ti fa tutto custom made ti aiuta a creare il racconto. Sul palco vedrete quattro versioni di Sara, cinque versioni di Sara se contiamo anche il carpet.

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C'è un legame dei look con la canzone o con il testo?

Certo, i riferimenti sono principalmente due: Sarah e il suo trascorso, quindi ci sono le sue passioni, una di queste è ben chiara e visibile nel look della prima serata, e poi dall'altra parte c'è ovviamente la canzone "Amarcord". Quindi che c'è questo discorso della Diva, del vintage, del retrò, di un tempo passato, tutti dettagli che vengono mixati alla personalità più giocosa e contemporanea di Sarah. I due ingredienti principali sono questi, magari in una serata vedrete più Amarcord e in un'altra vedrete più Sarah. C'è poi una connessione con il testo della canzone anche nell'hairstyling, dove lei passerà da un'acconciatura a un'altra durante le serate, con uno sviluppo che è coerente con quello che lei racconterà nella canzone. Lei nel testo parla di una determinata cosa che abbiamo fatta vedere in maniera palese sul palco.

C'è un look da tenere d'occhio tra quelli pensati per Sanremo?

Il primo look di Sarah secondo me sarà iconico, perché è una cosa nuova mai fatta. Con questo look rischiamo tutto, non sarà elegante, è legato più a un look daily e sportivo. Con questo look faccio proprio l'opposto di quello che andrebbe fatto su quel palco e lei quando le ho proposto questo look mi ha detto "Sono con te, andiamo è un'idea top". La prima serata ce la giochiamo, piaccia o non piaccia, ma noi siamo super contenti, sicuramente sarà iconico.

Simone Furlan
Simone Furlan

Parlando di moda è look come è cambiato negli anni il palco di Sanremo e come è cambiato il lavoro degli stylist?

Io all'inizio mi ricordo che pregavo per avere i vestiti dai grandi brand, qualche anno fa vestire i cantanti, soprattutto i rapper, era una cosa che i fashion brand non facevano. Ora è tutto cambiato, c'è molta più richiesta da parte dei brand perché hanno capito, finalmente, le potenzialità che derivano dall'unirsi ai cantanti. Non capisco lo snobismo della moda verso l'Italia, perché guardare sempre solo all'estero? Perché per le campagne non dobbiamo usare le star italiane? Su Vogue Italia devono mettere in cover Anna Pepa e Madame, ma non devo dirlo io, così come i brand devono lavorare in quella direzione lì, perché ci sono tanti artisti che fanno cose fighe. Puntiamo alla qualità, non per forza alla quantità! Detto ciò i tempi stanno cambiando, perché si sono accorti che gli stylist italiani sono bravi, perché io e i miei colleghi facciamo un bel lavoro, perché c'è gente veramente brava. All'estero ci guardano, quindi meno male che la moda si sta un po' aprendo, comunque non siamo ancora arrivati a quello che vorrei che fosse.

Simone Furlan
Simone Furlan

Guardando al tuo passato sanremese c'è un look che hai curato a cui sei legato particolarmente e uno che avresti evitato?

Allora, io Sanremo lo amo, quindi dirti che ho fatto un errore lì, no, perché ci sto le notti sveglio a pensare se sto facendo la cosa giusta o meno e secondo me nel momento in cui il messaggio della canzone passa, il concetto che vogliamo dare passa, io non me ne pento. Sicuramente delle cose oggi le avrei fatte diversamente, ma in linea di massima guardandomi indietro rifarei tutto nello stesso modo perché, ribadisco, sono estremamente attento a fare la cosa giusta, soprattutto quando si parla di Festival di Sanremo. Per quanto riguarda look che ricordo con con amore, sicuramente ci sono quelli del primo Sanremo di Madame, con Maria Grazia Chiuri, abbiamo fatto tutto un lavoro custom con Dior. L'abito col pancione e il seno, Madame che cantava "Voce" scalza, per terra, tenendosi il pancione, è stato un gesto estremamente forte, un gesto politico fatto con grande naturalezza. Poi sicuramente anche la finale di Mara Sattei, con l'abito Armani Privé, me la ricordo. Aveva un abito stupendo, couture, che rappresentava la profondità del mare, che rimandava alle relazioni tossiche di cui lei parlava nel brano. Quindi con questo mare blu profondo che ti abbaglia e poi in realtà ti risucchia, proprio come una relazione tossica.

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