Concerto di Capodanno, addio tutù: le ballerine danzano con cappotti e pantaloni colorati
Il 1 gennaio 2022 andrà in onda il tradizionale Concerto di Capodanno del Teatro La Fenice di Venezia, ormai una vera e propria tradizione. Il programma dell'evento trasmesso in diretta su Rai1 alterna celebri brani di musica classica eseguiti dall'orchestra del teatro, esibizioni dei cantanti e performance di danza ambientate negli angoli più suggestivi della città lagunare. Quest'anno il balletto incontra la moda: addio calzamaglie e tutù bianchi, i danzatori eleganti cappotti e completi genderless in colori vivaci.
Chi veste i ballerini del concerto di Capodanno
L’edizione 2022 del Concerto di Capodanno andrà in onda alle 12:20 su Rai 1, diretta dal Maestro Fabio Luisi. Un momento dedicato all'arte e alla bellezza: i panorami di Venezia si fondono con la musica e con la danza. Non poteva certo mancare la moda: per la prima volta i ballerini della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto saranno vestiti da Max Mara.
Il direttore creativo Ian Grifths ha lavorato a stretto contatto con il coreografo Diego Tortelli per creare i costumi, caratterizzati da linee moderne e universali e da quattro colori intensi: il giallo, il rosso, il blu elettrico e il verde, in contrasto con le location scelte. "Diego ed io abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto prima che la coreografia fosse definita – ha spiegato Grifths in una nota stampa – Questo ci ha fornito l’esaltante opportunità di adattare i movimenti ai capi. Le restrizioni create da questi ultimi, in particolare dai cappotti, sono ciò che genera la danza".
La rivoluzione dei costumi dei ballerini
La danza è un linguaggio universale: da questa idea nascono i costumi realizzati da Max Mara. I ballerini abbandonano la calzamaglia per indossare blazer e cappotti, le ballerine si liberano dal tutù per danzare con i pantaloni. Non ci sono distinzioni tra uomini e donne perché i costumi rielaborano i capisaldi del guardaroba sia maschile che femminile: tank top, pantaloni sartoriali, cappe e gilet. Non potevano certo mancare il celeberrimi cappotti Max Mara, incluso il modello "teddy bear". Tutto è rigidamente monocromatico per creare una tensione teatrale con i palazzi e i giardini che fanno da sfondo: perfino le scarpette con la punta di gesso sono colorate. L'arte e la bellezza della danza può nascere ovunque, anche negli abiti che usiamo ogni giorno: così l'ordinario diventa straordinario.