Come si chiama la seconda figlia di Chiara Nasti: il significato del nome originale
Mercoledì 24 luglio è nata la seconda figlia dell'influencer Chiara Nasti e del calciatore della Lazio e della Nazionale Mattia Zaccagni. Dea, questo il nome della piccola, arriva dopo Thiago, primo figlio della coppia nato nel novembre del 2022. Un mese fa, era stata proprio Nasti a comunicare su Instagram il nome particolare della bambina. L'idea iniziale era ricaduta su un altro nome inusuale: Barbie, scelta legata alla passione dell'influencer per la bambola ma subito bocciata dalla famiglia. Poi era stato lo stesso Zaccagni ha rivelare sui social come l'indecisione fosse tra Dea e Sole. Lo scorso mese la decisione di optare per Dea, nome sicuramente dal forte significato.
Il significato del nome Dea
Dea è un nome antico e dalle origini misteriose. Sicuramente affonda le radici nella mitologia romana e, in generale, nella cultura latina. Deriva dal latino "deus" che significa "dio". La forte connessione con le divinità lascia intuire che questo nome sia quasi una benedizione per chi lo porta. Dunque è sicuramente un nome dal forte significato spirituale e simbolico. Nell'antichità romana, probabilmente, veniva utilizzato per le bambine sempre in cerca di protezione o benedizione spirituale. Il nome è considerato esotico e quindi non è molto diffuso: tra i Paesi in cui lo si utilizza troviamo quelli che risentono dell'influenza della cultura latina come l'America Latina, Francia e Italia.
Dea quindi è legato al mondo spirituale, in particolare evoca bellezza, vita, fertilità e amore. Spesso è utilizzato anche come abbreviativo di Dorotea. Sicuramente una scelta poco convenzionale, come quella del primo figlio di Chiara Nasti e Mattia Zaccagni, che per il loro primogenito hanno scelto un nome spagnolo, Thiago. Come il piccolo, nato due anni fa, anche per la scelta del nome della bambina non sono mancate le critiche rivolte alla coppia, che però ha rivendicato la scelta. A pochi giorni dal parto, inoltre, Nasti aveva ricevuto diverse critiche per la decisione di farsi fare il calco del pancione a pochi giorni dal parto.