Come si chiama il piercing nell’orecchio di Chiara Ferragni (che sembra faccia passare l’emicrania)
Chiara Ferragni è un'appassionata di piercing: ne ha diversi alle orecchie. Oltre ai fori ai lobi, ha scelto anche qualcosa di più originale. L'influencer, infatti, da alcuni anni ha fatto anche il daith, una tipologia di piercing che spopola tra le celebrity. Lo hanno provato Rihanna, Zoë Kravitz, Miley Cyrus, Kylie Jenner, Ariana Grande e Scarlett Johannson.
Che cos'è il daith
Il daith è un piercing solitamente di forma circolare, un piccolo e sottile anello impreziosito con perline o cristalli. Si applica all'interno dell'orecchio, precisamente nel punto collocato appena sopra il condotto uditivo, sulla piega di cartilagine che divide in due la conca. Viene solitamente eseguito con un ago cavo dritto: è una tecnica ideata da Erik Dakota. Proprio un cliente di quest'ultimo chiamò per primo questo piercing "da'at", che in ebraico significa "conoscenza", perché a suo dire il piercer era stato particolarmente intelligente nel pensare a come eseguire il piercing.
Questa tipologia di piercing è particolarmente delicata, è bene rivolgersi a professionisti di cui ci si fida in centri specializzati, perché è necessario che vengano rispettate rigorose misure igieniche, per scongiurare il pericolo di infezioni. In questo caso, il medico può prescrivere una cura antibiotica, se necessario. Essendo un punto ricco di cartilagine, solitamente al momento del foro si può sanguinare molto e i tempi di guarigione sono lunghi, dai 2 ai 4 mesi. Bisogna quindi prestare bene attenzione all'eventuale comparsa di secrezioni giallastre, a gonfiori anomali e altri sintomi che possano indicare la presenza di un'infezione in corso. In questo arco di tempo è buona norma, nella manutenzione quotidiana, applicare una soluzione fisiologica o una soluzione salina come impacco al mattino e alla sera.
Il legame tra daith ed emicrania
Si dice che il daith riesca ad alleviare i dolori legati all'emicrania. Il motivo sta nella sua posizione: un punto del padiglione auricolare che secondo l’agopuntura auricolare permetterebbe di far passare il mal di testa. Un piercing in quel punto specifico, dunque, attiverebbe una pressione costante tale da svolgere la stessa mirata azione della tecnica di origine cinese.
Questa particolarità non è mai stata provata in maniera scientifica, non ci sono evidenze inequivocabili, solo teorie e alcuni studi in materia. Ecco perché è d'obbligo specificare che il piercing daith non rientra assolutamente tra le raccomandazioni per il trattamento dell’emicrania. È stato comunque condotto, tra le varie ricerche, un sondaggio nel 2017 su 380 pazienti con piercing daith: il 47,2% ha riscontrato una riduzione della frequenza dell’emicrania, il 4,7% è peggiorato, gli altri non hanno mostrato alcun cambiamento.