Come riconoscere i jeans vintage che valgono 6mila euro: gli indizi da seguire
I jeans vintage sono diventati un capo cult negli ultimi anni, non soltanto per l'ampia diffusione tra i giovanissimi dei vestiti second hand ma anche per la loro qualità e per il loro fascino. Spesso, però, non pensiamo che, nel nostro armadio o nelle bancarelle, potremmo avere o trovare pantaloni che valgono una fortuna.
Come capire se i jeans vintage valgono una fortuna
I jeans Levi's, marchio storico di pantaloni in denim, sono tra i più cercati e tra i più cool, perché sembrano non subire lo scorrere del tempo. Quelli realizzati tra il 1949 e il 1954, quando i jeans negli Stati Uniti erano già un culto, sono tra i più rari da trovare e i più costosi in vendita sui siti second-hand. I tanto amati 501 vintage, prodotti in quei cinque anni, possono arrivare a costare oggi perfino 34mila dollari, ovviamente solo se dotati delle opportune etichette. In generale, un pantalone in denim firmato Levi's realizzato negli anni Cinquanta può essere messo in vendita anche a 7mila dollari, circa 6mila euro.
Per capire se si possiede uno di questi pantaloni rarissimi, magari acquistati inconsapevolmente in una bancarella, ci viene in soccorso la Tab, ossia la linguetta rossa del brand che li rende riconoscibile da quasi 80 anni. Fino agli anni Settanta, però, il marchio statunitense apponeva sui proprio pantaloni il piccolo logo, chiamato Big E, dove le lettere del brand erano in maiuscolo. Dagli anni Settanta, poi, la e diventa minuscola. Per questo il dettaglio del logo può essere un indizio per capire se i pantaloni vintage che abbiamo valgono una fortuna.
Tra gli altri indizi che ci possono aiutare a capire se si tratta di un paio di pantaloni vintage degli anni Cinquanta troviamo: le etichette per la cura dei jeans, introdotte a partire dagli anni Settanta, oppure le cuciture dentro i pantaloni. Se ne trovata una sola, significa che il pantalone in denim è stato prodotto prima degli anni Settanta e dunque vale un bel gruzzoletto.