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Come nasce il look di Giorgia per Sanremo 2025: “L’ispirazione sono grandi donne che lei ammira”

In attesa di vedere Giorgia sul palco della prima serata del Festival di Sanremo 2025, la stylist della cantante, Valentina Davoli, svela chi vestirà la cantante e racconta il significato dietro la scelta dei look.
A cura di Marco Casola
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Come succede ormai da anni, Giorgia affida il suo stile a un'amica, a una stilista con cui condivide una visione. Stiamo parlando di Maria Grazia Chiuri, designer di Dior, che, come avevamo anticipato qualche giorno fa, per Sanremo 2025 ha creato il guardaroba di Giorgia, con abiti custom made ispirati ad alcune figure femminili, grandi donne che sono state un punto di riferimento per la cantante. A spiegarlo a Fanpage.it è Valentina Davoli, cugina e stylist di Giorgia, che da moltissimi anni cura lo stile e l'immagine della cantante per palchi importanti come quello di Sanremo ma non solo.

Mancano poche ore alla prima serata di Sanremo 2025, in conferenza stampa è stata diffusa la scaletta della prima puntata, Giorgia sarà la nona cantante a esibirsi sul palco dell'Ariston. Ieri sul green carpet di apertura ha mostrato il primo look scelto per Sanremo: è apparsa con un trench nero avvitato, semplice ed essenziale, dando un'anteprima di quello che sarà lo stile per quest'edizione del Festival. Stile di cui ci ha parlato la stylist Valentina Davoli a cui abbiamo chiesto alcune anticipazioni.

Giorgia in Dior sul Green carpet
Giorgia in Dior sul Green carpet

Qual è stata l'ispirazione da cui siete partite tu e Giorgia per i look di Sanremo 2025?

"L'ispirazione parte da grandi donne della storia, tenendo sempre d'occhio la comodità di cui Giorgia necessita sul palco e per i suoi live. In questo Maria Grazia Chiuri è perfetta, lei realizza capi per tutte le donne, capi facilmente indossabili. Si parte dunque da alcune figure femminili, rivisitando quello che è il loro stile con la visione moderna di Dior".

Giorgia ha contribuito alla scelta di queste figure?

"Giorgia ha dato un un'indicazione, sulla base di quelle figure che apprezzava, sia per il loro stile che per il loro ruolo. Poi hanno fatto una crasi delle due visioni. Si tratta di figure internazionali, alcune legate alla musica, non sono personaggi necessariamente storici o del passato, sono personaggi contemporanei che hanno avuto un particolare appeal su Giorgia".

Giorgia a Sarà Sanremo
Giorgia a Sarà Sanremo

Si parlerà anche di femminismo?

"Nello specifico non c'è un concetto di femminismo, non c'è nessuna posizione in questo, volevamo legare il tutto all'ammirazione dello stile e del ruolo che hanno avuto queste donne nel tempo".

Da anni lavori con Giorgia, vi lega un rapporto particolare?

"Sì, siamo cugine, oggi lo diciamo senza problemi, all'inizio, era sempre un po' imbarazzante, ma non per noi, per noi non c'era nulla di male. Siamo figlie uniche di due sorelle, quindi siamo proprio cresciute insieme".

Giorgia in Dior a Sanremo 2024
Giorgia in Dior a Sanremo 2024

Guardando indietro ai Sanremo che tu e Giorgia avete fatto insieme o ai look creati per altri palchi, c'è un abito preferito o un outfit che ricordi con affetto?

"Eh, sono tanti. Un look che ricordo con amore non era di Sanremo, forse era il 2002 e mi pare fosse un abito di Armani, non ricordo che evento fosse. Gli abiti a cui sono sono più affezionata sono sicuramente quelli dell'anno scorso, quando Giorgia ha co-condotto Sanremo. Per me sono stati un valore aggiunto. È stato molto bello il lavoro che è stato fatto con Maria Grazia Chiuri e con Dior".

C'è invece un look che avresti evitato?

A guardarmi indietro ci fu un evento, io da pochissimo avevo iniziato a lavorare per lei, causa assenza tempo non riuscì a farle mettere a misura questo abito di Emilio Pucci e vedevo che le faceva difetto. Con l'esperienza che ho oggi qualcosa avrei cambiato. Oggi faccio tutto a occhi chiusi, a volte non ho neanche bisogno di farle provare gli abiti, spesso riesco già a capire se una cosa le sta bene o meno, già faccio intervenire la sartoria prima della prova. Poi a volte ci sono delle cose che magari a me personalmente non mi fanno impazzire, ma c'è sempre sempre un motivo dietro una scelta. Poi è ovvio che il gusto è molto personale, chi lo vede dall'altra parte può dire "Madonna, ma che si è messa oggi?".

Come reagisci ai commenti delle persone sui look di Giorgia?

"Oggi con i social siamo in pasto a chiunque, ognuno, giustamente o non giustamente, si può permettere di dire quello che pensa, ma ormai siamo cresciute, siamo adulte e consapevoli, questo ci permette di fregarcene".

Giorgia in Dior a Sanremo 2024
Giorgia in Dior a Sanremo 2024

La moda e gli abiti di Maison importanti possono secondo te cannibalizzare il personaggio? C'è il rischio che in alcuni casi il pubblico ricordi più il vestito che la performance?

"Io ho un un una vecchia mentalità su questo, secondo me non necessariamente quello che oggi è di tendenza, è di moda, è iconico o è l'accessorio più venduto, necessariamente va bene a chiunque. Negli ultimi anni vedo questo: si preferisce indossare quello che è di tendenza a prescindere dalla fisicità e dunque poi vediamo delle discrepanze tra il personaggio e quello che indossa. La collaborazione con i brand deve sempre essere basata sul rispetto e sullo scambio. Ad esempio per Giorgia per me è fondamentale, soprattutto nei look daily, che lei si senta comoda e che sia allo stesso tempo fighissima. È ovvio però che il concetto di fighissimo è molto soggettivo, quello che è per me non lo è per te".

La stylist Valentina Davoli
La stylist Valentina Davoli

Come si è evoluto negli anni lo stile di Giorgia e quanto il tuo lavoro di stylist ha contribuito?

"L'evoluzione che Giorgia ha avuto l'ha avuta a prescindere dalle figure che l'hanno seguita nel tempo, proprio lei come donna negli anni ha avuto il desiderio di scoprire determinate forme stilistiche, anche molto diverse tra loro. Con Giorgia abbiamo fatto di tutto, spesso ci troviamo a parlare di cose da fare, anche a livello di immagine, e diciamo sempre: "Vabbè ma il rossetto rosso l'abbiamo messo e i capelli bagnati li abbiamo fatti, corti li abbiamo portati e lunghi pure". Secondo me è importante continuare a seguire un percorso, rispettando prima l'esigenza dell'artista: poi sicuramente si può osare, perché no? E' divertente, se l'artista te lo permette e la fisicità te lo permette, il tutto senza mai cadere nel ridicolo o nel volgare. Noi ogni tanto osiamo, cioè Giorgia con Dior spesso è in shorts e reggiseno. Però sempre con eleganza".

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