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Come evitare un’intossicazione alimentare in vacanza, i consigli per godersi il viaggio

Non bere l’acqua del rubinetto e stare attenti alla provenienza del ghiaccio, sono solo alcuni trucchi per evitare una gastroenterite quando si è in viaggio. A quali cibi bisogna prestare più accortezza.
A cura di Annachiara Gaggino
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Hai voglia di provare alcune prelibatezze locali mentre sei in vacanza all'estero? Lonley Planet ha voluto dare una serie di consigli ai viaggiatori curiosi e desiderosi di scoprire nuove culture e ha dedicato un capitolo all'alimentazione in viaggio nelle pagine di Travel Hack Handbook. Ovviamente valgono sempre le regole base, come non bere l'acqua del rubinetto, ma anche evitare il ghiaccio se non si è sicuri della sua provenienza. Ma ci sono anche altri consigli, come evitare il riso riscaldato, le cui tossine che potrebbero essersi formate non vengono eliminate.

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Gelato, uova e latticini

"Gelato e altri prodotti lattieri-caseari possono essere poco affidabili", dice la guida. Che consiglia di evitare anche il latte non pastorizzato e le uova crude, in quanto si potrebbe rischiare di incorrere in salmonella, escherichia coli, listeria e campylobacter, tutti cause di problemi gastrointestinali.

Pesce e frutti di mare

Evitare anche pesce e frutti di mare se si è più distanti di 160 chilometri dal mare, in quanto questa è la distanza sufficiente perché si rischi l'intossicazione alimentare. Se si può vedere il pesce prima che venga cucinato, ci si può assicurare della sua freschezza, cambiare piato se appare di colore opaco, con gli occhi torbidi e infossati e se emana un odore forte.

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Carne e pollo

Di solito mangiare la carne rossa è abbastanza sicuro, ma meglio evitare la carne cruda, a meno che i locali non la mangino senza problemi. Il polo, invece, è più insidioso e va tagliato a pezzetti per assicurarsi che sia ben cotto.

Frutta e insalate miste

Evitare frutta e insalata pre tagliata nei locali a meno che non si abbia la certezza che sia stata lavata in acqua purificata. Meglio acquistarli, lavarli e sbucciarli personalmente per evitare ogni rischio. Anche le spremute possono essere una scelta rischiosa, meglio fare attenzione.

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